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Cultura

Architettura di parola, al via un concorso letterario

C’è tempo fino al 30 giugno per presentare il testo dell’opera che dovrà avere una lunghezza non superiore a 7.000 battute, spazi inclusi; sono ammesse a corredo del testo due opere grafiche o fotografie

Al via la prima edizione del concorso nazionale di scrittura “Architettura di parola” promosso dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Arezzo, con il Patrocinio della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale e del Consiglio Nazionale Architetti PPC. C’è tempo fino al 30 giugno per presentare il testo dell’opera che dovrà avere una lunghezza non superiore a 7.000 battute, spazi inclusi; sono ammesse a corredo del testo due opere grafiche o fotografie. Al concorso, possono partecipare tutti coloro che amano l’architettura e desiderano, attraverso la scrittura, “parlare” di architettura.
Ad annunciare la prima edizione è il presidente Antonella Giorgeschi: “il concorso di scrittura è nato grazie alla proposta della Commissione Cultura dell’Ordine. Siamo convinti che l'architettura rappresenti uno dei fondamentali valori attraverso cui si manifesta l'identità della società e che l'architetto sia l'espressione di una cultura umanistica e non solo di competenze tecnico scientifiche. Per questo il consiglio dell’ordine degli Archtetti PPC della provincia di Arezzo, ha individuato nella scrittura il mezzo per costruire un interesse nei confronti dell'architettura portando anche i non addetti ai lavori a guardarla, analizzarla e raccontarla attraverso le loro percezioni, sensazioni e sentimenti magari con senso critico scevro da preconcetti accademico e tecnicistici. Questa insolita sfida è stata raccolta e sostenuta dalla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano tra le più prestigiose e autorevoli istituzioni in campo letterario e culturale, nazionale e internazionale”. 
L’iscrizione al concorso è gratuita ed è aperta a tutti, con l’esclusione dei membri del Consiglio, della Commissione Cultura dell’Ordine degli Architetti di Arezzo e dei membri della Giuria del Concorso. I concorrenti possono presentare soltanto una opera, inedita, autobiografica e non romanzata, redatta in lingua italiana. L’opera presentata può contenere, testimonianze, fatti, reportage ed esperienze di viaggio. È esclusa la forma anonima. Sarà nominato un gruppo di lettura, composto da membri della Commissione Cultura dell’Ordine coadiuvato da un consulente dell’Archivio Diaristico Nazionale, che valuterà le opere pervenute per selezionare le prime dieci, le quali saranno rimesse al giudizio della Giuria per decretare i primi tre classificati.  
La giuria composta da Natalia Cangi, direttrice organizzativa Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, dall’architetto  Fabrizio Franco Vittorio Arrigoni, Professore di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Firenze, dal dottort Carlo Bartoli, Presidente Ordine dei Giornalisti della Toscana, da Gianni Brunacci scrittore, giornalista e fotografo, dall’architetto Antonella Giorgeschi, Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Arezzo, analizzerà le opere entro la fine del mese di luglio annunciando il verdetto tramite il sito dell’Ordine degli Architetti P. P. e C. di Arezzo.

“La cerimonia di premiazione – conclude il presidente Antonella Giorgeschi - sarà organizzata nel mese di settembre. Le prime dieci opere selezionate entreranno a far parte della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale. Un riconoscimento che giudichiamo prestigioso. Inoltre Il primo classificato riceverà in premio una macchina da scrivere “Valentina”, prodotta da Olivetti nel 1968 su progetto di Ettore Sottsass e tutt’oggi considerata un’icona del design; il secondo classificato riceverà un buono acquisto per testi di architettura mentre il terzo classificato vincerà E-reader. Per info e modalità di partecipazione è possibile scaricabile il bando e la domanda di iscrizione dal sito www.architettiarezzo.it oppure architetturadiparole@architettiarezzo.it

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