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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cultura

Con la primavera e la Pasqua riaprono le principali strutture informative del parco nazionale delle Foreste casentinesi

I centri visita sono strutture di informazione, educazione ed interpretazione ambientale localizzati nei comuni dell'area protetta. Il prossimo fine settimana riapriranno quelli di Londa e Castagno d'Andrea (sul versante fiorentino), di Santa...

I centri visita sono strutture di informazione, educazione ed interpretazione ambientale localizzati nei comuni dell'area protetta.

Il prossimo fine settimana riapriranno quelli di Londa e Castagno d'Andrea (sul versante fiorentino), di Santa Sofia (in Romagna), e di Camaldoli, in provincia di Arezzo.

Vanno ad affiancare i presidi del Parco di Bagno di Romagna e Badia Prataglia, che effettuano un'apertura continuativa nel corso dell'anno.

Sono strutture realizzate con la finalità di descrivere il territorio ed orientare il visitatore a scegliere programmi e strutture ricettive per rendere interessante e piacevole la permanenza nell’area protetta.

Ogni struttura - presso le quali è possibile acquistare gadget, guide e cartografie ad uso escursionistico e/o prenotare servizi di guida per le escursioni - ospita una presentazione generale del territorio e sviluppa un tema specifico.

Il centro visita di Londa, in provincia di Firenze, è dedicato a "l'uomo e il paesaggio". Il tema portante è la modificazione del territorio a seguito dell'intervento antropico nel corso dei secoli. Si trova sulla sponde del lago di Londa, in località "Parco del lago" (tel. 055 .8351202; cv.londa@parcoforestecasentinesi.it). Sarà aperto domenica e lunedi dalle 15 alle 18.

Il gruppo del Falterona è il complesso montuoso più importante del Parco e, proprio nel versante fiorentino dell'area protetta, si presenta in modo maestoso e selvaggio. Il centro visita di Castagno d'Andrea si occupa dei suoi "viaggiatori celebri" (etruschi, Dante, Dino Campana, le truppe alleate) e dell'"anatomia della montagna". Nella stanza della "civiltà del castagno" si ripercorre la storia degli abitanti del paese ed il suo rapporto con la coltivazione dell' "albero del pane". Nella "stanza delle suggestioni" si può assistere ad una proiezione sulla montagna e sulle stagioni del castagneto.

Il centro visita è in via della Rota, 8 (tel. 055.8375125; cv.castagnodandrea@parcoforestecasentinesi.it). Sarà aperto domenica e lunedi dalle 9 alle 13. La Foresta di Camaldoli ospita il punto informazioni e il centro ornitologico (cv.camaldoli@parcoforestecasentinesi.it, tel. 0575. 556130), che saranno aperti domenica e lunedi dalle 10 alle 13. Il museo ornitologico ospita la preziosa collezione “Biggeri”, corredata da percorsi espositivi e allestimenti didattici. Il tema centrale del presidio del Parco a Santa Sofia è la foresta. Nel "corridoio della storia"sono ripercorsi alcuni aspetti della civiltà contadina che popolava l'Appennino prima dell’abbandono delle montagne. Nella "stanza delle suggestioni", le immagini di alcune multivisioni (“Le stagioni del Parco”, “I cicli della vita”, “Musica nel Parco”), proiettate sul muro affrescato, fanno vivere l’emozione di trovarsi a contatto con la natura dell'area protetta. Nella "stanza dell’apprendimento" è possibile imparare giocando con "l’armadio dei suoni e dei segni". Al piano superiore si trova il plastico della Romagna costruito da Pietro Zangheri, che consente di avere una visione aerea dell’intero territorio del Parco. Attorno a questo alcune bacheche illustrano le caratteristiche della vegetazione forestale. Il centro visita, in via Nefetti, 3 (cv.santasofia@parcoforestecasentinesi.it; tel. 0543. 970249), sarà aperto sabato 26, domenica 27 e lunedì 28 la mattina (9-13) e il pomeriggio (14-17) Attraverso i centri visita l'area protetta si presenta ai suoi turisti e ai suoi abitanti. Agli operatori che li gestiscono è demandato il compito, con competenza, passione e affabilità, di far conoscere le infinite emergenze naturalistiche e lo sterminato patrimonio culturale di questi 36.000 ettari a cavallo tra Romagna e Toscana. E rappresentano un ingresso del Parco, luogo aperto alle osservazioni e al contributo di tutti coloro che lo vivono, imparano a conoscerlo e ad apprezzarlo". Luca Santini, presidente del Parco

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