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Cultura

Riapre il Museo Archeologico, ma niente Piero: la Cappella Bacci resta chiusa

Il 10 luglio è il giorno della ripartenza di un grande museo aretino, quello di via Margaritone intitolato a Gaio Cilnio Mecenate. Ma ancora niente visite per il Ciclo della Vera Croce in San Francesco, Casa Vasari e museo Medievale

Venerdì 10 luglio è un gran giorno per il museo archeologico Gaio Cilnio Mecenate: come detto, la struttura, che comprende il meraviglioso Anfiteatro Romano, riapre per le visite al pubblico. Non così, diversamente da quanto comunicato un paio di settimane fa, per la Cappella Bacci della Basilica di San Francesco, che ospita il ciclo di affreschi "Storia della Vera Croce" dipinti da Piero della Francesca. Il sito resta infatti ancora chiuso. La riapertura? Ancora a data da destinarsi. Niente da fare nemmeno per Casa Vasari e per il Museo d'Arte Medievale e Moderna. Per tutti e tre, occorrerà attendere almeno una settimana per capire quali prospettive ci siano. Occorre svolgere ulteriori lavori di adeguamento per poter permettere visite in sicurezza, secondo le norme anti-coronavirus.

Opera di adeguamento che, invece, è stata portata avanti all'Archeologico, come visibile già dall'esterno di via Margaritone. E' nata anche una app e l'anfiteatro ospiterà in estate una serie di grandi eventi. "Il museo sarà intanto visitabile nel pomeriggio, nella speranza - spiega la direttrice Maria Gatto - di poter ampliare l'orario alla mattina. Tre turni da dieci persone".

La Fase 2 del museo Archeologico

La nuova app del museo archeologico

La visita al museo Mecenate, come detto, si arricchisce di un nuovo strumento, l'ArcheoArezzo app, gratuita e in realtà aumentata, in italiano e in inglese, che accompagna i visitatori alla scoperta sia delle sale del museo e che all'interno dell'anfiteatro romano. In particolare, il percorso definito con la appa permettedi conoscere gli straordinari racconti di eroi, uomini e dei del passato: basta cercare e “catturare” con la modalità camera una selezione di 20 reperti archeologici conservati al museo, per ascoltare i racconti di Ercole, della Sfinge, della dea Madre, delle Amazzoni, di Pelope e di molti altri protagonisti dell’antichità.

Grandi eventi all'Anfiteatro: Daniele Silvestri, Pupo, Capossela

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