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Animali Notturni - Voto: 8

Secondo film per lo stilista Tom Ford a sette anni dal suo esordio cinematografico con A Single Man. Basato sul romanzo Tony e Susan di Austin Wright, Animali Notturni si apre con un ipnotica e provocatoria sequenza che vede donne nude danzanti...

Secondo film per lo stilista Tom Ford a sette anni dal suo esordio cinematografico con A Single Man.

Basato sul romanzo Tony e Susan di Austin Wright, Animali Notturni si apre con un ipnotica e provocatoria sequenza che vede donne nude danzanti, visibilmente in sovrappeso nei loro corpi sgraziati e decadenti, alternarsi ad una ripresa dall'alto di un dedalo di strade caotico ma allo stesso tempo incredibilmente sinuoso nella sua perfetta geometria costruttiva. Capiamo poco dopo che si tratta di un'installazione all’interno di una mostra allestita da Susan Morrow (Amy Adams), dirigente di un museo d’arte contemporanea.

Susan ha una vita apparentemente soddisfacente: sposata con l’affascinante affarista Hutton Morrow (Armie Hammer), ricca, bella e con una carriera d’artista che pare avere un certo seguito.

Nonostante tutto Susan vive con un vuoto dentro che pare divorarla, qualcosa manca nella sua vita e persino l’arte sembra non soddisfarla più, per non parlare poi dello splendido marito, ormai così lontano dalla figura enigmatica ed incantatrice che l’aveva fatta innamorare e adesso in grado di renderla solo più infelice.

La meravigliosa villa moderna in cui abita, con le forme spigolose e fredde, rispecchia le sua vita, ma allo stesso tempo il cemento armato di cui è fatta, granitico e forte, fa da contraltare alla fragilità di Susan, capace di tagliarsi persino con un pezzo di carta nel tentativo di aprire un pacco che le è stato spedito.

All’interno c’è un manoscritto a lei dedicato intitolato “Nocturnal Animals”.

L'autore è il marito Edward Sheffield (Jake Gyllenhaal) che non sente ormai da 19 anni. In una lettera allegata la invita a leggerlo e a farle sapere cosa ne pensa al più presto.

Susan, lasciata per l’ennesima volta sola a casa dal marito in giro per affari e con l’insonnia che la logora ormai da tempo, decide di tuffarsi nella lettura del romanzo.

La storia scritta da Edward è incentrata su Tony Hastings che con la moglie e la figlia decidono di partire per il Texas. Durante il viaggio, nel profondo della notte, vengono speronati da una banda di balordi in cerca di un macabro divertimento. Tony, incapace di difendere la propria famiglia dalla furia dei tre, si lascia sopraffare dal maschio alfa del branco, Ray Marcus (Aaron Taylor-Johnson). E’ l’inizio di un incubo che sembra non avere fine. Susan ne esce devastata dalla lettura di quelle prime pagine, un racconto violento e cupo che riga dopo riga la coinvolge emotivamente sempre di più. In Tony rivede proprio Edward con il suo carattere sensibile e nella vicenda del racconto le loro vite. Tom Ford dirige quindi un film su più livelli narrativi: il presente dei protagonisti, il loro passato e il racconto scritto dal marito.

Una storia nella storia, un “Inception” narrativo che si sussegue e che Ford ha saputo calibrare ed incastrare in modo eccellente.

Tempi dilatati come il cinema di Lynch ed atmosfere alla McCarthy e Lansdale.

Lo stilista statunitense, qui anche produttore e sceneggiatore, non lascia quasi mai deflagrare la violenza all’interno dell'obiettivo, spesso questa è lasciata fuori, ma nonostante ciò l’intera vicenda è permeata da un’atmosfera gelida, dura e brutale.

La regia resta comunque sempre sinuosa ed elegante, nonostante il torbido della storia, e si sposa perfettamente con la meravigliosa fotografia di Seamus McGarvey. Susan, come accade a tutti noi quando leggiamo un libro, fissa nella mente immagini suggerite dalle parole che sta leggendo.

La feroce storia che l’ex marito ha scritto finisce per riportarle alla mente il loro passato: “gli ho fatto una cosa orribile”, dirà ad un’amica proprio all’apice emotivo scatenato dalla lettura.

Con il proseguire delle tre linee narrative scopriamo così la vita di Susan ed Edward. Lei, con alle spalle una famiglia borghese, repubblicana e cattolica, decide di sposare lui anche contro il volere della madre che giudica Edward, sensibile e romantico con il sogno dello scrittore, “non un suo pari”.

Il racconto scritto dal marito si fa così metafora e i personaggi diventano riflesso di quello che erano Susan ed Edward, descrivendo il dolore che si prova quando non si riesce ad essere ciò che si vorrebbe con la paura di deludere le aspettative degli altri.

Susan, schiacciata ed inaridita da una vita svuotata da stimoli e passioni, si ritroverà travolta da quel racconto che pare scavarle così nell’intimo tanto da risvegliare qualcosa dentro di lei: un sentimento che probabilmente non l’ha mai abbandonata.

La vendetta però, perpetrata con la scrittura e che si insinua lenta ed inesorabile tra le righe del romanzo di Edward, è ormai compiuta e per Susan non c’è più scampo, perché come dirà Tony alias Edward, “nessuno può cavarsela dopo quello che avete fatto. Nessuno”.

Voto: 8/10

Animali Notturni (Nocturnal Animals, Usa, drammatico, thriller, 2016) di Tom Ford; con Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Aaron Taylor-Johnson, Armie Hammer, Michael Shannon, Laura Linney

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