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Rossi: "Asta a Palazzo di Fraternita, una scelta in grado di qualificare anche la Fiera"

Mai prima c'era stata una Asta Antiquaria ad Arezzo dal 1968, anno di inizio della Fiera Antiquaria. In 49 anni non si era mai verificato un evento rilevante e significativo come e' accaduto domenica 12 Marzo. Il successo dell'Asta nel...

Mai prima c'era stata una Asta Antiquaria ad Arezzo dal 1968, anno di inizio della Fiera Antiquaria.

In 49 anni non si era mai verificato un evento rilevante e significativo come e' accaduto domenica 12 Marzo.

Il successo dell'Asta nel prestigioso Salone delle Udienze del secolare Palazzo della Fraternita dei Laici e' stato netto e chiaro. Gli eventi creano altre eventi ed idee nuove.

RIFLESSIONI

Il Palazzo si è rivelato una cornice primaria per la esposizione di oggetti di antiquariato qualificato. Sono entrati oltre 2500 visitatori nella Mostra di Antiquariato che nella settimana ha preceduto l'Asta, qualificando la stessa Fiera, attiva in Piazza.

Durante l'Asta erano attive ben otto linee telefoniche capaci di collegare il Salone dell'Asta con il mondo esterno. Numerose offerte di acquisto sono arrivate attraverso il telefono. Una maggiore organizzazione di possibili sistemi informatici poteva ancor più esaltare la partecipazione di acquirenti all'Asta.

Così potrà essere realizzato nella prossima Asta programmata per Ottobre.

Con la concretezza tipica degli Aretini emergono alcune riflessioni.

La Mostra prima e l'Asta dopo, hanno dimostrato come queste scelte siano in grado di attivare una necessaria qualificazione dell'intera Fiera dell'Antiquariato. IL PALAZZO e LA PIAZZA

Il Palazzo di Fraternita puo' entrare e svolgere un ruolo centrale nel rilancio e qualificazione della Fiera ogni mese, accogliendo nei suoi secolari saloni, l'antiquariato più qualificato e pregevole, che non può trovare la sua giusta collocazione all'aperto, in Piazza Grande.

Il Palazzo di Fraternita può quindi dare il giusto ruolo alla Piazza. Cioè capovolgere l'approccio avuto fino ad ora: non è la Piazza che da' il ruolo al Palazzo, ma è l'attività che si svolge nel Palazzo di Fraternita a dare ruolo ed ad esaltare la Piazza. Senza il Palazzo di Fraternita, senza i Palazzi attorno, senza attività commerciale ed artigianale attorno, la Piazza più bella di Arezzo, può rischiare di essere uno "spazio vuoto" dove non si può costruire nulla di stabile e duraturo.

La prossima apertura del Museo dell'Oro e l'arrivo della Minerva a Maggio potranno ancor più far emergere le potenzialità del Palazzo di Fraternita.

Una altra considerazione emerge sul settore dell'antiquariato aretino: il ruolo dei negozi e laboratori di restauro, attivi in Arezzo e nel centro storico.

Il Palazzo di Fraternita ha dimostrato di essere degna sede di eventi ed iniziative che i soggetti Aretini, operanti nell'area antiquaria, potrebbero utilizzare con una visione manageriale e sistemica con la organizzazione di eventi, esposizioni, mostre, aste. NUOVI ORIZZONTI

Un progetto di iniziativa per la valorizzazione del "dono" che Ivan Bruschi ha realizzato nel 1968 per Arezzo. Al tempo di Bruschi il Palazzo di Fraternita non era disponibile per attività correlate alla Fiera dell'Antiquariato. Passare da attività di ATTESA passiva del primo sabato e domenica di ogni mese della esposizione in Piazza degli antiquari ad una attività di INIZIATIVA, di scelte e di governo di un primario settore economico, turistico, culturale qual'e' l'Antiquariato per Arezzo.

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