Omaggio a Fabrizio De Andrè nel ventennale dalla morte: scatta il Festival Orientoccidente
Dopo varie anteprime e progetti, il Festival Orientoccidente apre la sua quindicesima edizione, come è ormai tradizione, dal Museo delle Miniere di Castelnuovo dei Sabbioni, giovedì 4 luglio, alle ore 21,30. Data e luogo non casuali: il 4 luglio qui si ricorda il sanguinoso eccidio nazifascista in cui civili innocenti furono barbaramente trucidati. Il concerto è quindi inserito nell’ambito de “L'urlo della memoria”, le molte e importanti iniziative che il Comune di Cavriglia sta organizzando per ricordare la terribile estate del 1944.
Orientoccidente, per l‘occasione, propone un altro esercizio di memoria: un omaggio a Fabrizio De Andrè, nel ventennale della sua scomparsa: “Ho visto Nina volare”. A presentarlo un esemble guidato dalla splendida voce di Raffaella Siniscalchi (dalle collaborazioni con Nicola Piovani al jazz e alla canzone d’autore) e composto dal polistrumentista Stefano Saletti (autore della Materiali Sonori più volte presente negli appuntamenti di Orientoccidente), dal basso di Mario Rivera (Agricantus, Banda Ikona) e dal sax di Pasquale Laino (KlezRoym, Carmen Consoli)
Se ci fosse bisogno di dire o cantare qualcosa che ancora non sia stato detto o cantato, ecco un omaggio alla musica e alle parole di uno dei più grandi poeti del '900, Fabrizio de Andrè. I quattro musicisti, importanti esponenti della scena jazz e world italiana si incontrano per interpretare, con emozione e raffinatezza, alcune delle sue più belle canzoni, da quelle più popolari (“Bocca di rosa", “La canzone di Marinella”, “Canzone dell’amore perduto", “Creuza de ma", “Un giudice") ad altre che restano comunque dei capolavori come “Preghiera in gennaio", “Khorakhanè", "Ho visto nina volare”. Il percorso di questo quartetto si basa su linguaggi diversi e solo apparentemente distanti come il jazz, la musica etnica e la canzone, nel rispetto dell'incredibile mondo poetico che De Andrè ci ha regalato e che mai come oggi ritorna con una straordinaria attualità di contenuti.
Ingresso libero.