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Visco: "Banche in risoluzione? Effetto di crisi e comportamenti imprudenti". Contestato il governatore di Bankitalia

Dai problemi dell'economia all'occupazione per poi passare al mondo bancario. Sono molti i punti toccati da Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, nella Relazione sull'anno scorso. Particolare attenzione nel discorso pronunciato durante la...

Dai problemi dell'economia all'occupazione per poi passare al mondo bancario. Sono molti i punti toccati da Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, nella Relazione sull'anno scorso. Particolare attenzione nel discorso pronunciato durante la mattinata è stata riservata all'introduzione del bail-in per il quale viene richiesto un passo indietro alle autorità europee.

"L'esperienza internazionale mostra che - ha detto Visco nel suo discorso - a fronte di un fallimento del mercato, un intervento pubblico tempestivo può evitare una distruzione di ricchezza, senza necessariamente generare perdite per lo Stato, anzi spesso producendo guadagni. Nella sua applicazione va ricercato un equilibrio tra questo obiettivo e quello della stabilità".

Richiesta che la Banca d'Italia aveva fatto a suo tempo, ricorda Visco: "Diversamente da quanto proposto dalla delegazione italiana nelle sedi ufficiali, non è stato previsto un sufficiente periodo transitorio che consentisse a tutti i soggetti coinvolti di acquisire piena consapevolezza del nuovo regime".

"Del resto il bail-in è figlio - prosegue - di una costruzione europea irregolare, incompleta, che richiede, per la sua stessa sostenibilità, di essere integrata con gli elementi mancanti. Il rischio è il risorgere nei sentimenti di molti cittadini europei, talora nei governi che li interpretano, di timori e pregiudizi che si credevano sepolti".

E' poi sul tema delle quattro banche poste in risoluzione, Banca Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche, che torna a concentrarsi l'attenzione.

"La lunga crisi - prosegue Visco - alla quale purtroppo a volte si sono sommati comportamenti imprudenti e a volte fraudolenti da parte di amministratori e dirigenti, ha portato alla vicenda delle quattro banche poste in risoluzione, che dimostra come la perdita di fiducia da parte del pubblico possa propagarsi velocemente e rischiare di generare effetti sistemici di natura persistente. E ha portato anche al cumulo anomalo delle sofferenze: adesso questa tendenza, con la moderata ripresa in atto, è in calo, per cui "nel complesso le preoccupazioni sulla qualità degli attivi delle banche italiane devono essere prese in seria considerazione, senza sovristimare però l'entità del problema".

Nel frattempo, fuori dalla sede della Banca d'Italia, le associazioni dei consumatori non hanno tardato a mettere in piedi una manifestazione di protesta.

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