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Economia

Venti milioni da Banca Etruria per aiutare le Pmi nell'internazionalizzazione

Banca Etruria a fianco delle Pmi che affrontano un processo di internazionalizzazione. L’Istituto di credito stanzia un plafond di 20 milioni di euro con lo scopo di stimolare l’utilizzo di linee di credito al servizio dell’operatività con...

Banca Etruria a fianco delle Pmi che affrontano un processo di internazionalizzazione. L’Istituto di credito stanzia un plafond di 20 milioni di euro con lo scopo di stimolare l’utilizzo di linee di credito al servizio dell’operatività con l’estero. L’iniziativa segue il sostegno recentemente accordato da Banca Etruria al settore orafo, con uno stanziamento per operazioni di vendita con regolamento postergato e prestito d’uso a breve termine, che ha messo a disposizione delle piccole aziende del settore un ampio ventaglio di strumenti per il finanziamento della loro crescita anche sui mercati internazionali.

Banca Etruria si propone come partner sia per le imprese il cui obiettivo è quello di affacciarsi per la prima volta al commercio internazionale, che per quelle realtà che vogliano rafforzare il raggio d’azione della propria attività mediante un’offerta mirata e specializzata, in grado di ottimizzare la combinazione tra obiettivi e profilo di rischio sostenibile. L’offerta della Banca comprende i prodotti e servizi caratteristici dell’operatività con l’estero, quali anticipi import/export in euro e divisa, lettere di credito, incassi documentari e garanzie internazionali.

In questo contesto, la presenza sul territorio di tre Nuclei Estero all’interno delle Aree Territoriali di Banca Etruria a presidio della Rete distributiva ha lo scopo di garantire, tramite personale specializzato, una maggiore vicinanza alle richieste della clientela. Le imprese possono così rapportarsi direttamente con un team di professionisti preparati in grado di sostenerle nella tradizionale operatività estero ed assisterle in un percorso di internazionalizzazione anche attraverso attività di consulenza e servizi operativi pronti ed efficienti.

Perché internazionalizzare le PMI? I segnali di ripresa dell’economia italiana che si stanno manifestando recentemente sono ancor più visibili e marcati se il nostro Paese viene osservato sul fronte del commercio internazionale. L’Italia è il secondo Paese Ue dopo la Germania per surplus commerciale con l’estero nei manufatti (fonte Eurostat) e figura tuttora tra i cinque Paesi al mondo che vantano un surplus commerciale superiore ai 100 miliardi di USD (fonte WTO - World Trade Organization).

Anche a livello locale i dati appaiono incoraggianti, pur con le cautele del caso legate alla situazione mediorientale e alle debolezze dell’economia cinese.

La provincia di Arezzo, ad esempio, ha mostrato nei primi tre mesi del 2015 un particolare dinamismo sul fronte delle esportazioni, con un tasso di crescita dello 8,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. Si tratta di un dato particolarmente significativo, ben superiore rispetto alla media nazionale del 3,2% e a quella regionale dello 1,1% (fonte Istat).

In questo ambito, le nostre piccole medie imprese sono sempre più orientate ad attrezzarsi per affrontare il necessario processo di internazionalizzazione. Si tratta di una sfida importante che anche Banca Etruria ha raccolto da tempo con l’obiettivo di sostenere la vocazione delle aziende all’esportazione e di accompagnarne l’operatività verso lo sviluppo nei mercati internazionali.

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