Un edificio al giorno: questa la media di quanto prodotto in 70 anni di attività da Baraclit. Tantissimi metri quadrati di coperture, destinate all'Italia e all'estero, fanno della storica azienda - le cui radici affondano in Casentino - un'impresa leader a livello nazionale. Tecnologie e strategia, intuizione e duro lavoro: così i prefabbricati aretini arrivano a chilometri e chilometri di distanza. A sud fino alla Calabria, a nord in pianura Padana e oltre. Al di là delle Alpi, in Francia e in Svizzera. Sfidando difficoltà e luoghi comuni, viaggiando in treno e con colossi della strada.

La storia di Baraclit prende avvio nel 1946, quando l'Italia era da ricostruire. I fratelli Baracchi fondarono l'azienda che da allora è passata di padre in figlio. Una gestione "familiare" per una realtà imprenditoriale enorme: "Oggi siamo in primi in Italia - spiega Bernardini - in termini di volumi d'affari il bilancio del 2015 segna una crescita del 20 per cento. che va ad aggiungersi a quella del 10 per cento dell'anno precedente". Il volume d'affari, che ha sfondato i 70 milioni di euro, si affianca ad un altro dato da record: quello dell'occupazione. Ad oggi l'azienda di Bibbiena infatti dà lavoro a 360 persone.

"Nel 2009, quando è iniziata la crisi - spiega Bernardini - abbiamo deciso di seguire una strategia imprenditoriale coraggiosa, per alcuni forse folle. Abbiamo deciso di produrre di più, di puntare sulla quantità. Così mentre molte aziende concorrenti hanno ridotto la produzione o addirittura hanno chiuso , noi siamo sempre stati pronti a rispondere alla domanda del mercato". E così mentre nel 2009 Baraclit era quarta in Italia oggi è leader incontrastata, con un distacco netto dalla seconda che ha volumi d'affari ben più ridotti.

Ma cosa rende Baraclit così speciale: "Siamo gli unici che trasportiamo i nostri prodotti oltre regione, addirittura oltre confine. Abbiamo investito molto sulla logistica e oggi abbiamo un treno che arriva nello stabilimento, carica le merci e poi arriva ad Arezzo. Da lì, grazie ad accordi con Trenitalia ma anche con operatori stranieri, partono treni speciali diretti verso il committente". Come il treno che qualche anni fa ha raggiunto la regione dei Castelli della Loira, dove i prefabbricati Baraclit sono arrivati per realizzare lo stabilimento di una cartiera.

Alle spalle 70 anni di storia, dunque, e di fronte un futuro tutto da scrivere. E i progetti innovativi non mancano: "Dal 2010, complici gli incentivi statali, abbiamo avviato un'attività legata al fotovoltaico. Negli ultimi 18 mesi inoltre è partito i BContract, servizio che oltre al capannone offre fondazioni, infissi, pensiline e tutto ciò che va a completare l'involucro. Una novità accolta molto bene dal mercato".

E nel futuro è anche proiettata l'idea di creare un nuovo punto di riferimento nella pianura Padana: continuando a mantenere la sede in Casentino, ma cercando anche di avvicinarsi strategicamente alla Lombardia, alla Francia e alla Svizzera. A quei luoghi cioè dove arrivano i prodotti di questa eccellenza aretina.