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Tutela del territorio, incontri di Coldiretti Arezzo

Coldiretti Arezzo in campo con una serie di incontri sul territorio con gli imprenditori agricoli: una prima parte è stata dedicata alla sfida forse più importante per la globalità di temi che raccoglie: la conservazione e la salvaguardia del...

Coldiretti Arezzo in campo con una serie di incontri sul territorio con gli imprenditori agricoli: una prima parte è stata dedicata alla sfida forse più importante per la globalità di temi che raccoglie: la conservazione e la salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Prima Camucia, poi Sestino, poi Arezzo, dove sono state illustrate anche tutte le novità dei servizi fiscali, dell'area tecnica e del patronato riguardanti il 2017.

Decisivi, come accennato in apertura, i focus sull’impegno a tutela del territorio: la Regione Toscana ha, infatti, pubblicato il bando per la Misura 10.1 “Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali”, destinato ad azioni di conservazione del suolo e della sostanza organica, miglioramento dei pascoli e prati-pascolo con finalità ambientali, coltivazioni di varietà locali, naturalmente adattate alle condizioni locali, a rischio di estinzione.

Si tratta di un insieme di interventi anche molto diversi tra loro, ma che riconoscono il ruolo decisivo dell’agricoltore quale promotore non solo del sistema economico legato alla produzione ma anche come custode e protagonista della tutela del territorio – spiega il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi. – Sono misure che garantiscono all’agricoltore un premio annuale per ogni ettaro di superficie a fronte dell’adozione di pratiche agricole sostenibili o comunque di comportamenti virtuosi che vanno oltre gli obblighi già previsti dal regime della condizionalità.

Il sistema di produzione integrata - spiega ancora Rossi – risponde in maniera adeguata alle necessità del territorio che ha, tra l’altro, una spiccata vocazione agricola: si tratta di un sistema che privilegia l’uso di mezzi tecnico-agronomici che siano il più naturali possibili. L'impatto sull'agricoltura e soprattutto sui nostri territori sarà notevole e permetterà anche una migliore gestione della rotazione agronomica. In più il disciplinare ha introdotto anche il piano dei controlli, vale a dire gli adempimenti da seguire per poter accedere all'aiuto.

“Questi incontri con gli agricoltori rappresentano – spiega a sua volta il presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo, Tulio Marcelli – una condivisione con loro dell’impegno incessante di Coldiretti a tutela dei cardini del patrimonio agroalimentare. Nel progetto regionale ci sono, infatti, anche le produzioni tutelate e tipiche, e le materie prime che concorrono con un mercato sempre più globale e spietato: l’auspicio di Coldiretti è che si investa sempre più anche a livello locale per costruire filiere agricole tutte italiane, e nel caso specifico made in Toscana e Arezzo”.

“Con i nostri agricoltori ci siamo confrontati – spiega ancora Marcelli - e abbiamo convenuto sul fatto che le nostre imprese devono essere sempre più in grado di aprire nuove strade a produzioni tracciabili e legate al territorio, e che grazie all’impegno e alle battaglie Coldiretti, possiamo difendere, dati alla mano, una salubrità e una qualità dei prodotti che non hanno eguali”.

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