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Turismo, tra Babbo Natale e ginnastica: "Così dicembre si chiude in positivo"

I turisti sono arrivati, ma non li ha portati tutti Babbo Natale. Perché, pur essendo lievemente aumentato il numero delle presenze in città, grazie anche alla presenza dei Mercatini Tirolesi, a far prenotare le stanze degli alberghi nel mese di...

I turisti sono arrivati, ma non li ha portati tutti Babbo Natale. Perché, pur essendo lievemente aumentato il numero delle presenze in città, grazie anche alla presenza dei Mercatini Tirolesi, a far prenotare le stanze degli alberghi nel mese di dicembre sono stati soprattutto gli eventi sportivi.

"E' una tendenza consolidata ormai per Arezzo - spiega Gianni Fabbrini, presidente degli albergatori aretini di Confcommercio -, lo sport e gli eventi in programma in città riescono a creare un movimento positivo. Non si parla solo di camere prenotate, ma anche del resto dell'indotto. Gli atleti arrivano con le famiglie, si fermano a mangiare nei nostri ristoranti e portano a casa souvenir". Insomma mettono in moto la macchina del turismo. E anche se non raggiungono Arezzo visitare le sue bellezze, ma per disputare gare, poi riescono a scoprire la città e ad apprezzarla. "Per quanto riguarda il periodo a ridosso delle festività, invece, è necessario sottolineare la presenza di Mercatini Tirolesi e la Città di Natale - prosegue Fabbrini - che quest'anno sono stati promossi per tempo e hanno portato un po' di turisti nel cuore della città. Non molti, perché il periodo natalizio è uno dei quei momenti dell'anno nei quali non si fanno gite e non si spostano comitive che riempiono gli alberghi. Ma un po' di movimento si è visto". Cosa è successo in centro? E' presto detto, soprattutto nei fine settimana le prenotazioni sono aumentate. "Secondo le prime stime - spiega Laura Lodone responsabile dell’area turismo - si parla di un aumento del 10/15 per cento nel centro storico. Ma è un dato tutto da approfondire: è necessario capire infatti se è relativo esclusivamente al fine settimana o se lo si può spalmare nel periodo festivo. Quello che invece è più chiaro, è che c'è stato un lieve aumento delle tariffe. Si parla di circa un euro: una cifra piccola, ma che rappresenta un segnale di inversione di tendenza". La guerra delle tariffe, quella al ribasso, sembra essere terminata. Anche se, per tornare alle tariffe del 2011 - quando soggiornare in un albergo aretino costava circa 10 euro in più di oggi - ci vorrà tempo. Intanto Arezzo, che per vocazione vede negli alberghi soprattutto clienti legati al business, cambia veste. E mentre aspetta di l'arrivo di quel segmento di turismo "leasure" (che a Siena e Firenze riempie gli alberghi) continua a puntare sullo sport. "Questo dicembre - spiega Fabbrini - a far da padrona è stata la ginnastica. Arrivi inattesi per la verità: perché si sono svolti in città due eventi che erano programmati nelle zone terremotate e a Norcia. Così il flusso si è spostato in città". Confermando dunque come Arezzo sia in grado di ospitare eventi sportivi, e di ospitare gruppi e famiglie in movimento. E così il tasso di doppia occupazione delle camere sale lievemente: da 1,5 tipico delle presenze per lavoro, a 1,54 che si avvicina al turismo "Leasure". Un piccolo passo in una strada lunga. Basta pensare che Firenze ha un tasso di doppia occupazione pari a 1,84.

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