La regola principe nella distribuzione del fondo di solidarietà da 100 milioni istituito per obbligazionisti subordinati delle 4 banche in default è quella contenuta in un emendamento approvato alla Camera: la valutazione sarà fatta "caso per caso". Si attendono ora i decreti, che arriveranno 90 giorni dall'entrata in vigore della Stabilità. Quindi il Governo sceglierà gli arbitri che dovranno giudicare i singoli casi "scelti tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza professionalità e onorabilità". L'indirizzo è quello di tutelare chi è stato vittima di abusi, quelli che hanno fatto acquisiti senza consapevolezza dei rischi.

Intanto Roberto Nicastro, presidente delle nuove Banche Etruria, Marche, CariChieti e CariFerrara ha tracciato una mappa dei titolari dei titolari delle obbligazioni subordinate: i clienti retail sono 10.559, 1.010 i casi più esposti. Sono quelli con meno di 100mila euro in banca di cui oltre il 50% sono bond subordindati. Sono quelli considerati più "deboli" (il valore dei loro titoli è 27,4 milioni).

I casi di media esposizione sono 1.484 - riporta oggi il Sole 24 Ore - "per i quali le obbligazioni subordinate rappresentano una quota compresa fra il 30 e il 50% del patrimonio. Il controvalore, per questi ultimi, è pari a 93,4 milioni". Il fondo già non basterebbe per tutelare queste prime due categorie.

Perché poi ci sono tutti gli altri e che compongono la categoria più folta: hanno oltre 100mila euro di patrimonio finanziario e meno del 30% di bond subordinati (per 208 milioni di euro). Sono in tutto 8.065 casi. Il Fondo, in questo caso, proprio non basta, perché complessivamente si arriverebbe a un totale di 329 milioni da risarcire. Ovviamente, non tendendo conto degli investitori istituzionali che hanno 457 milioni di euro in più di obbligazioni subordinate.

@MattiaCialini