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Economia

La tassa di soggiorno ad Arezzo passerà da 1,50 a 3 euro. Rivolta delle associazioni di categoria

“Raddoppiare la tassa di soggiorno a stagione turistica avviata, senza alcuna concertazione o avviso agli operatori del settore (se non 24 ore) è contro ogni regola di buon senso", dicono Ascom e Confesercenti. Scelgo Arezzo: "Agire frettoloso nei modi e sbagliato nei termini"

La tassa di soggiorno di Arezzo verso l'aumento di 1,50 euro. Dovrebbe passare, secondo il disegno della giunta, da 1,50 euro a 3 euro (nella fascia principale, quella che va da 20 a 200 euro).

L'attacco di Ascom e Confesercenti

“Raddoppiare la tassa di soggiorno a stagione turistica avviata, senza alcuna concertazione o avviso agli operatori del settore (se non 24 ore) è contro ogni regola di buon senso. Troviamo inopportuno l’aumento, il metodo e soprattutto la tempistica con cui il Comune di Arezzo ha preso una decisione simile” è  il commento delle associazioni aretine di categoria Confcommercio e Confesercenti che esprimono così il loro dissenso in una nota congiunta. “Il Comune di Arezzo ieri – 12 marzo – ci ha invitato ad una riunione che si è svolta stamattina – 13 marzo – per annunciare che dal 1° maggio la tassa di soggiorno subirà aumenti sostanziali”, prosegue la nota. “A suscitare la nostra contrarietà c’è prima di tutto il metodo utilizzato dal Comune: nessun preavviso, nessuna concertazione, nessun rispetto della tempistica con cui il mercato turistico si muove a livello nazionale e internazionale. Gli operatori ci segnalano il rischio di un effetto boomerang che non farà bene all’immagine della città”. Oltre che sul metodo, le due associazioni intervengono anche sull’opportunità dell’aumento. “Disporre a metà stagione addirittura un raddoppio delle cifre ci pare francamente inopportuno, visto che, nel frattempo, la nostra destinazione non ha raddoppiato il suo valore sul mercato turistico. Perché il Comune non pensa piuttosto a recuperare i mancati introiti dell’imposta con tutti gli strumenti introdotti dalle ultime norme, mettendo in campo una reale politica di contrasto al fenomeno dell'abusivismo? L’Amministrazione - concluide la nota - per fortuna ha compreso che sarebbe stato impossibile intervenire ora ritoccando i contratti già stipulati con i tour operator e i turisti individuali, se non con un costo solo a carico delle nostre imprese, per i quali sarà quindi prevista l'adozione di un meccanismo di salvaguardia con l'esenzione dall’aumento”.

Il commento di Scelgo Arezzo

E non fi fanno attendere i commenti della politica. "Ci risulta - dicono i consiglieri comunali di Scelgo Arezzo Ventina Sileno e Marco Donati - che la giunta Ghinelli porterà in  approvazione una delibera che prevede un amento della tassa di soggiorno a partire dal 1° maggio. Un aumento che sembra non essere preceduto da un’adeguata concertazione con gli operatori turistici, ma frutto di una decisione unilaterale da parte dell’amministrazione. Riteniamo che sia un modo di agire frettoloso nei modi e sbagliato nei termini, in quanto ci sono già prenotazioni a sistema in un periodo, come quello primaverile, caratterizzato da un afflusso turistico importante. Una manovra, insomma, che avrà necessarimente un impatto sulle prenotazione degli alberghi, che rischia di esporre gli operatori a qualche brutta figura con i clienti, che richiederà interventi rapidi sui sistemi operativi che regolano le prenotazioni. Ci sentiamo di suggerire all’amministrazione Ghinelli di sospendere un cambio così repentino e di convocare nuovamente gli operatori. Se c’è una reale necessità di aumentare la tassa di soggiorno, la giunta avrebbe dovuto fare i passi necessari in questa direzione, innanzitutto spiegando i motivi di tale scelta".

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