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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Tari, bolletta corretta ad Arezzo e Sansepolcro. Come scoprire l'errore

Negli uffici del Comune di Arezzo avranno tirato un sospiro di sollievo quando questa mattina al rientro hanno verificato per sicurezza come avevano effettuato i calcoli della Tari. Dal 10 novembre infatti, da quando il sottosegretario Beretta ha...

Negli uffici del Comune di Arezzo avranno tirato un sospiro di sollievo quando questa mattina al rientro hanno verificato per sicurezza come avevano effettuato i calcoli della Tari. Dal 10 novembre infatti, da quando il sottosegretario Beretta ha risposta ad un'interpellanza parlamentare del Movimento Cinque Stelle è scoppiato in Italia il caso Tari. Molti comuni hanno sbagliato a calcolarla e a inviare i bollettini ai cittadini per la tassa sui rifiuti che così avrebbero pagato quasi il doppio, per anni.

"Ad Arezzo i cittadini possono stare tranquilli - ha dichiarato l'assessore al bilancio Alberto Merelli - abbiamo fatto le dovute verifiche con gli uffici, il calcolo della Tari da noi è regolare, abbiamo calcolato quindi in modo corretto sia la parte fissa che la parte variabile della tariffa."

Stessa cosa a Sansepolcro ad esempio, dove gli uffici assicurano che sia tutto corretto, così come a San Giovanni Valdarno dove l'ammninistrazione ha prontamente provveduto a rispondere ad un'interrogazione presentata dal Movimento Cinque Stelle.

Ma l'errore dove è nato? La Tari è composta appunto da una parte fissa e da una variabile. La prima si calcola in base ai metri quadrati della casa, la seconda in base al numero degli abitanti. I Comuni che hanno sbagliato hanno applicato la quota variabile tante quante sono le pertinenze della casa, moltiplicandola, ad esempio, per tre se ha anche un garage e una cantina.

Non abbiamo interpellato tutti i comuni della Provincia di Arezzo, se, quindi, i cittadini hanno dei dubbi possono capirci qualcosa di più riprendendo in mano i vecchi avvisi di pagamento e verificare se hanno pagato di più. Nel dettaglio delle somme che compongono l'importo totale da pagare è indicata la quota fissa e la quota variabile distinta per ogni unità immobiliare. Se il calcolo è corretto la parte variabile deve essere indicata solo per la casa e non per le pertinenze, come garage e scantinati. Se, invece la parte variabile è calcolata più volte, su casa, garage, cantine il calcolo, secondo l'interpretazione del ministero è sbagliato, quindi si potrà procedere con la richiesta di rimborso.

La strada per avere indietro il maltolto non è ancora del tutto chiara, ma il Ministero assicura che saranno meccanismi automatici.

Intanto "Sei Toscana informa gli utenti che, nei Comuni per i quali il gestore ha in affidamento le attività relative alla riscossione del tributo (Terranuova Bracciolini in provincia di Arezzo; Asciano, Buonconvento, Castelnuovo Berardenga, Chiusi, Montalcino, Monteroni d’Arbia, Monteriggioni, Monticiano, Piancastagnaio, Radicofani, Radicondoli, Sinalunga, Sovicille e Trequanda in provincia di Siena; Campagnatico e Scarlino in provincia di Grosseto) i calcoli della Tari, e quelli relativi alla Tares e TIA negli anni precedenti al 2014, sono corretti.

Si precisa infatti che la quota variabile della tariffa legata alla produttività dei rifiuti del nucleo familiare viene richiesta solo sulle abitazioni e non sulle pertinenze. Tale modalità di calcolo è riscontrabile nel retro degli avvisi di acconto e saldo periodicamente inviati all’utenza.

Sei Toscana ricorda che per maggiori informazioni è possibile rivolgersi direttamente agli sportelli Tari attivi nei Comuni dove il gestore svolge le attività relative alla riscossione del tributo, consultando il sito internet www.seitoscana.it (sezione” Bolletta rifiuti”) oppure inviando una mail a bollettarifiuti@seitoscana.it."

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