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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Sono 37 gli sportelli ex Etruria che chiuderanno, possibili 1.300 esternalizzazioni

Sono trentasette (e non 35) le filali ex Etruria che chiuderanno, tre ad Arezzo: Bibbiena, Stia e Cortona; 1.300 le possibili esternalizzazioni. I numeri vengono sciorinati dal sindacato Fabi che si esprime sul piano di riorganizzazione decisa da...

Sono trentasette (e non 35) le filali ex Etruria che chiuderanno, tre ad Arezzo: Bibbiena, Stia e Cortona; 1.300 le possibili esternalizzazioni. I numeri vengono sciorinati dal sindacato Fabi che si esprime sul piano di riorganizzazione decisa da Ubi, facendo il punto della situazione dopo la prima fase del confronto sindacale.

Un confronto che si è sviluppato a Bergamo - spiega la Fabi - per tutto il mese di luglio e che riprenderà a settembre, per finire entro la data di incorporazione di Nuova Banca Marche in Ubi Banca, prevista a fine ottobre, alla quale seguirà la nostra banca aretina - entro fine novembre - e a febbraio Nuova CariChieti.

Trattativa sindacale quanto mai complessa, che ha per oggetto la revisione del Piano industriale di Gruppo 2017-2020 con incorporazione delle Bridge Banks in Ubi Banca, con riassetto delle ex Direzioni Generali, nuovo modello distributivo, con redistribuzione di Macro Aree Territoriali e Direzioni Territoriali, razionalizzazione della rete distributiva, con la chiusura di 37 sportelli solo per Nuova Banca Etruria, e gli esuberi; quindi prepensionamenti, nuova forza lavoro, gestione della mobilità dei lavoratori, tutele e garanzie professionali.

Come intimato più volte dal Segretario Generale della Fabi Lando Sileoni (che è dipendente Ubi), una volta tolto dal tavolo della trattativa l'argomento licenziamenti - prima con le dichiarazioni dell'a.d. Victor Massiah e poi dalla presidente Letizia Moratti - ci sono ora da scongiurare le milletrecento possibili esternalizzazioni di lavoratori. Non solo, ma vorremo trovare conferma in quanto già espresso dalla proprietà: nessun arretramento dai territori, spostamento dei lavori e non dei lavoratori, attenzione alle professionalità, indubbiamente di alto livello nell'intero Gruppo Etruria.

Il confronto sindacale entrerà nel vivo a fine estate.

  1. I danni provocati da altri devono finire di pesare sulla testa dei lavoratori, ai quali va assicurato il giusto futuro professonate e pari dignità con gli altri ventimila lavoratori Ubi, senza distinzione fra i "vecchi" e i "nuovi". Non accetteremo da parte aziendale né scorciatoie né furbizie.

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