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Sipario sulla mostra chianina di Ponte Presale, venduti tutti i manzi e i vitelli all'asta

Un’anime il giudizio sulla XXIII mostra nazionale degli allevamenti chianini, svoltasi dal 28 al 30 settembre al Centro Servizi e Selezione Manze di Ponte Presale: un ottimo successo di mercato. Infatti l’ attesa asta dei vitelli e delle manze ha...

Un’anime il giudizio sulla XXIII mostra nazionale degli allevamenti chianini, svoltasi dal 28 al 30 settembre al Centro Servizi e Selezione Manze di Ponte Presale: un ottimo successo di mercato. Infatti l’ attesa asta dei vitelli e delle manze ha visto venduti tutti i capi, con prezzi di ottima remunerazione. “L’asta di oggi la più bella degli ultimi anni” ha commentato il presidente AIA, Nocentini. Anche l’assessore regionale Cremaschi, oltre alla soddisfazione politica per essere tornato a Ponte Presale in un momento così importante, ha sottolineato il contesto del brend Toscana-Chianina.

“C’è stato un buon lavoro di “squadra”- sottolinea il sindaco di Sestino Marco Renzi, anche assessore dell’Unione Montana Valtiberina - e soprattutto la tenacia degli allevatori, per superare difficoltà vecchie e nuove, come la concomitanza con la manifestazione della Coldiretti il 29 a Firenze. Ma la “Mostra nazionale-Antica fiera del Ranco” è sempre stata una occasione per riflettere sui problemi del mondo agricolo e su quelli specifici legati ai nostri territori montani e al ruolo di Ponte Presale”.

Un dato richiamato sia dal presidente ANABIC Luca Panichi, sia da R. Nocentini, presidente AIA, è costituto dalla grande richiesta del mercato per la carne Chianina, richiesta proveniente anche dall’estero, come ha ricordato il dirigente dell’Unione Montana di Sansepolcro, M.Montini, e in particolar modo da ambienti della ristorazione della Germania.

Ciò è favorito anche da una crescente qualità degli allevamenti, dove, accanto ad aziende ormai “storiche”, si affacciano nuovi imprenditori agricoli e giovani che credono nella agricoltura.

Anche i premi in gara confermano questa tendenza. Per gli allevamenti allo stato semibrado ha primeggiato l’ Azienda Fonte dei Serri di Gerace (Poppi). Altre affermazioni per l’Azienda Ferri Marini Gino (Sestino), Azienda Casini (Ponte al Ramo); Azienda Renzi Gino (Sestino), Gloria Datti (Badia Tedalda), Agritosti (Pietralunga). Altre aziende espositive: Alessandrini M.E.A. (Anghiari); Az. Berni Giuliano (Badia Tedalda); Podere La Palazzina (Sestino); Ricci Oliviero e Giorgio (Badia Tedalda); Santinelli Marco (Sestino); Az. La Casina (Sansepolcro); Soc.Agricola la Fonte (Sestino); Az. F.lli Polverini (Sansepolcro). In passerella per ritirare i premi, giovani e “bimbi”, con nonni e genitori.

Accanto ai risultati di mercato, dovuti anche alla qualità dei capi in mostra- come ha ricordato il tecnico ANABIC M.Ridolfi- la mostra è stato l’appuntamento con la politica regionale, per la presenza dell’assessore Marco Remaschi e per evidenziare aspetti “burocratici” fortemente invasivi, sui quali si è intrattenuto anche il gen. G.Vadalà, responsabile del Corpo Forestale dello Stato per la Regione Toscana.

Nei giorni precedenti la mostra, gli allevatori della zona , insieme ad amministratori locali, si sono incontrati per stilare un documento da presentare alla Regione sui problemi specifici dei territori montani, riassunti puntualmente- dati alla mano – per la presenza dei lupi, dei predatori, dei cinghiali. I temi del lungo documento, oltre alla fauna selvatica, sono stati la “misura 13” nel contesto del PSR 2014-2020, che non prevede, pur riconoscendo i disagi degli agricoltori di zone montane, una continuità di risorse compensative. Altri temi del documento la “distanza” di chi opera a tavolino e di chi opera sul campo.- come ha riassunto l’imprenditrice Gloria Datti -, lo spandimento del letame, la semplificazione burocratica “perchè chi lavora nel campo non può passare giornate negli uffici”, e il futuro del complesso di Ponte Presale.

Il documento è stato illustrato in un incontro informale dagli stessi allevatori all’assessore Remaschi, prima della tavola rotonda in programma e al gen. Vadalà- per alcuni aspetti specifici- in un susseguente colloquio con gli operatori agricoli negli spazi della Mostra.

E’ indubbio che c’è notevole disagio nel mondo agricolo: anche per l’attività dell’ANABIC, che tra l’altro è Ente fondamentale per la banca del seme bovino, le risorse sono scese al 24%.

L’assessore Remaschi, nel prendere atto della situazione- locale e non –ha assunto impegni precisi, pur rimarcando che il lavoro non è facile per un intersecarsi di normative europee, nazionali e regionali, assumendosi come “norma” un confronto continuo con gli operatori, in particolare con quanti operano in contesti particolari.

E questo è stato il lit-motive di una lunga discussione, che ha visto succedersi al tavolo amministratori e allevatori, che ha finito per mettere in calendario un “format” di lavoro immediato: già nel mese di ottobre ci saranno incontri degli allevatori, un incontro a Pieve S.Stefano con il gen. Vadalà e in regione con l’assessore Remaschi e insieme ANABIC, Consorzio del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale e gli Enti valtiberini per un rilancio del ruolo del Centro Fiere e Servizi di Ponte Presale, sempre più fondamentale come “vetrina” della razza Chianina allevata allo stato brado e stabulazione libera e sempre più elemento di promozione per tutta l’economia e il turismo montano.

In definitiva, se la mostra si è conclusa, inizia un percorso di lavoro altrettanto importante. Giancarlo Renzi

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