Attacchi informatici, virus, malware e ancora mail dal contenuto fraudolento. Difendersi mentre si naviga su internet diventa sempre più impegnativo e, non sempre tutti, sono pronti a fronteggiare l'ultimo attacco.

E' da questa presa di coscienza che il settore terziario di Confindustria Toscana del Sud, insieme alla sezione orafi e gioielleria, ha organizzato un seminario sui pericoli del web. In un mondo sempre più connesso alla rete nasce la necessità di sensibilizzare coloro che operano attraverso internet, la posta elettronica o che utilizzano il web per effettuare operazioni amministrative, nei confronti delle truffe effettuate attraverso strumenti informatici. Gli esempi infatti, come riportano i dati della Polizia Postale di Arezzo, sono numerosi anche in provincia. Recentemente i riflettori virtuali della rete sono rivolti a Cbt Locker. Un mostro virtuale che non solo danneggia file contenuti nei pc dei riceventi, ma è una sorta di vero e proprio mangia soldi. Locker sta mettendo in difficoltà i più disparati tipi di aziende: ad Arezzo sono state colpite ditte orafe, edili, studi di commercialisti, associazioni.

Le somme richieste per il riscatto non sono elevatissime (Si va dagli 800 ai 1.800 euro) e, magari, gli autori dei tentativi truffaldini contano sui pagamenti di chi ha file molto preziosi da sbloccare. Spesso le somme da pagare sono in dollari o in bitcoin, una moneta virtuale molto usata all’estero.

All'incontro di oggi partecipano: Gianfranco Cutini Presidente Sezione Terziario Confindustria Toscana Sud, Giordana Giordini Presidente Sezione Oreficeria e Gioielleria Confindustria Toscana Sud, Walter Dell’Arciprete Ispettore Polizia Postale di Arezzo, Stefano Bartolini Esperto reti e sicurezza informatica Libero professionista

Locker, il mostro che mette in ginocchio le aziende di Arezzo danneggiando i file

Il video dell'incontro in Confindustria