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Sicurezza informatica, cosa serve ad uno studio commerciale? Il seminario a Ragioneria

Cosa serve ad uno studio commerciale per garantirsi una giusta sicurezza informatica? A questa domanda ha cercato di dare una risposta Ilaria Sbragi,  giovane ingegnere delle telecomunicazioni di 34 anni in forza alla Byte di Arezzo, di fronte ad...

Cosa serve ad uno studio commerciale per garantirsi una giusta sicurezza informatica? A questa domanda ha cercato di dare una risposta Ilaria Sbragi, giovane ingegnere delle telecomunicazioni di 34 anni in forza alla Byte di Arezzo, di fronte ad una platea di possibili futuri ragionieri e commercialisti.

Si è tenuto infatti nell'aula magna dell'I.T.C. Buonarroti di Arezzo il seminario su "Sicurezza e soluzioni IT per la business continuity e disaster recovery". Gli ottanta studenti di terza, quarta e quinta che seguono il corso di Sistemi Informativi Aziendali, hanno mostrato molto interesse alle spiegazioni pratiche fornite da Ilaria che ha illustrato casi aziendali tipici e lo sviluppo di un intero progetto di messa in sicurezza informatica di uno studio commerciale.

"Abbiamo parlato di tutti i servizi che un'azienda può implementare - racconta Ilaria - soprattutto negli studi dei liberi professionisti come avvocati ed appunto commercialisti, settori dove ancora non c'è molta percezione dei rischi che si può correre, in caso di attacco informatico o di rottura delle macchine con conseguente perdita di dati sensibili e mancanza di continuità lavorativa."

Tra i servizi raccontati agli studenti c'è il Firewall, una sorta di muro per la difesa perimetrale della rete, per monitorare i pacchetti internet in entrata ed in uscita ed evitare accessi indesiderati. Poi il Vpn che permette un collegamento sicuro tra una sede ed un'altra della stessa azienda, oppure permette di lavorare in sicurezza anche da casa ad un libero professionista. Fondamentale il servizio di backup che permette di salvare i dati periodicamente in maniera efficace ed organizzata. In questo caso sono state spiegate le varie possibili soluzioni che permettono continuità operativa, anche in caso di rottura delle macchine. E poi il cloud interno all'azienda, o il serve di posta.

Un accenno anche all'ormai famigerato CryptoLocker, il tremendo virus che è un vero e proprio attacco informatico che penetrando nel pc, cripta i dati ed i documenti e chiede una sorta di riscatto per avere i codici per sbloccarli. Alcuni casi si sono verificati anche ad Arezzo e di questo si è parlato anche in un convegno specifico che si è tenuto nella sede aretina di Confindustria.

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