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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Siccità ed ungulati mix esplosivo per le coltivazioni. L'allarme degli agricoltori: "Situazione disastrosa"

"Una situazione disastrosa". Sono gli agricoltori aretini, e toscani in generale, a dirsi particolarmente preoccupati per gli esiti dei raccolti e delle coltivazioni. A tenere sulle spine, oltre alla siccità sempre più prolungata, è la massiccia...

"Una situazione disastrosa".

Sono gli agricoltori aretini, e toscani in generale, a dirsi particolarmente preoccupati per gli esiti dei raccolti e delle coltivazioni. A tenere sulle spine, oltre alla siccità sempre più prolungata, è la massiccia presenza di ungulati piaga che affligge l'agricoltura in tutte la stagioni.

Ma con l'inasprirsi delle temperature ecco che le migrazioni di cinghiali, daini e caprioli verso valle diventano ancora più massicce. Gli animali si muovo alla ricerca di acqua arrivando a devastare frutteti e appezzamenti di terreni coltivati.

Ma oltre a questi aspetti, caldo e mancanza d'acqua contribuiscono all'acceleramento della maturazione delle uve che, pur rischiando di perdere aromi, sono ad oggi qualitativamente ottime.

Secondo una stima di Confagricoltura Toscana il danno per la produzione di vino in Toscana si aggirerà intorno ai 20 milioni di euro.

"La situazione è disastrosa perché anche i sistemi di recinzione che gli agricoltori hanno predisposto intorno alle vigne, oltre ad avere un impatto notevole sul paesaggio, funzionano in maniera molto marginale – spiega Francesco Colpizzi, presidente della Federazione Vitivinicola di Confagricoltura Toscana - Il numero degli ungulati cresce in modo esponenziale e in mancanza d'acqua affrontano anche le barriere che dovrebbero tenerli lontani per andare a prendere i frutti. Anche l'impiego di repellenti, in queste condizioni, rappresentano una forma di prevenzione dissuasiva con modesti risultati".

In attesa di provvedimenti per riportare la popolazione degli ungulati entro i limiti di densità sostenibili, nelle campagne gli agricoltori stanno mettendo in atto quelle lavorazioni del terreno per limitare i danni dati dalla siccità: "Bisogna sperare che dopo questa ondata di caldo le piante possano avere un po' di ristoro. In alcune zone il processo di maturazione è in anticipo di almeno 20 giorni, ma l'arrivo della pioggia sarebbe essenziale per conseguire una maturazione equilibrata", conclude Colpizzi.

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