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Decreto dignità, a rischio decine di posti di lavoro a Sei Toscana. Contratti scaduti lo scorso fine settimana

Da sabato mattina sono senza lavoro. Sono circa 120 persone che in tutta la provincia collaborano con Sei Toscana, quaranta dei quali in città e una ventina nel Cortonese, rimasti senza contratto. Sono le prime ripercussioni di quanto prospettato...

Da sabato mattina sono senza lavoro. Sono circa 120 persone che in tutta la provincia collaborano con Sei Toscana, quaranta dei quali in città e una ventina nel Cortonese, rimasti senza contratto. Sono le prime ripercussioni di quanto prospettato dal decreto dignità, il cui disegno di legge è stato approvato alla Camera e adesso in attesa del voto al Senato (che dovrebbe licenziarlo entro il 10 agosto), sarebbe la causa del blocco dei rinnovi dei contratti.

La società, che ha approvato un bilancio in grave disavanzo, con perdite pari a 4 milioni, si troverebbe nella condizione di non poter rinnovare più i contratti della durata di cinque mesi, con i quali, seppur a singhiozzo, aveva dato lavoro fino ad oggi.

La notizia nell'Aretino è arrivata dirompente in queste ore. Ma non si tratta dell'unica provincia interessata. Il sindaco di Siena Luigi De Mossi, già venerdì scorso ha lanciato l'allarme: "E' necessario garantire l'efficienza della raccolta dei rifiuti anche in un'ottica di migliorare l'efficienza di questo servizio. Questa è la posizione di questa Amministrazione comunale. Dialogheremo con Sei Toscana e con i sindacati. E' chiaro che una soluzione andrà trovata e sempre sotto l'ottica di migliorare il servizio non peggiorarlo".

E Sei Toscana ha precisato la sua posizione in una nota stampa, riportata questa mattina da La Nazione.

"La società ha già avviato da alcune settimane un percorso continuo per individuare, assieme alle organizzazioni sindacali, le soluzioni ai potenziali effetti che il decreto Dignità produce sul lavoro somministrato e temporaneo, ovvero il lavoro cui l’azienda ricorre per garantire in particolare la stagionalità di alcuni servizi. L'attenzione pertanto è massima così come lo scambio continuo con tutti gli interlocutori coinvolti, prime fra tutte le organizzazioni sindacali, gli stessi lavoratori e coordinatori dei servizi, i referenti istituzionali sul territorio tra cui Ato Toscana Sud. Non solo, il confronto e l’ascolto sono attivi anche all’interno di un contesto più ampio, come quello nazionale e di settore. Il tema è complesso, ma ancora in evoluzione e già dalla prossima settimana Sei Toscana si aspetta un quadro più chiaro che favorisca margini di intervento".

Le prossime ore saranno dunque decisive: sia per gli esiti dell'incontro tra Sei Toscana e i sindacati, previsto per domani mattina, sia per capire quale saranno i effettivi riflessi sulla delicata situazione nel momento in cui il decreto chiamato in causa verrà approvato dal Senato.

Due, stando a quanto riporta oggi Sole 24 Ore, sarebbero le date fondamentali previste dal decreto dignità per i rapporti in scadenza: il 14 luglio e il 31 ottobre. Il decreto estivo è entrato in vigore il 14 luglio ( e scadrà l'11 settembre), introducendo la stretta sui rapporti a termine (ovvero la proroga con causale se la durata del contratto supera i 12 mesi, la durata massima dei rapporti a termine di 24 mesi (anziché 36) e l’aumento dello 0,5% dei contributi sui rinnovi contrattuali). Fino al 31 ottobre ci sarà un periodo transitorio durante il quale le nuove regole si applicheranno ai contratti a termine stipulati dal 14 luglio, ma non ai rinnovi e alle proroghe avvenuti entro fine ottobre, per garantire una tutela ai contratti in corso.

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