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Scena del crimine al Mef, sit in degli azzerati e l'incontro con Baretta: "decreti per arbitrati entro metà aprile"

I Risparmiatori Azzerati dal decreto salva-banche sono tornati insieme alla Federconsumatori di Arezzo a manifestare di fronte al Ministero dell’economia e delle finanze a Roma. Una delegazione di rappresentanti dei risparmiatori aretini...

I Risparmiatori Azzerati dal decreto salva-banche sono tornati insieme alla Federconsumatori di Arezzo a manifestare di fronte al Ministero dell’economia e delle finanze a Roma.

Una delegazione di rappresentanti dei risparmiatori aretini guidati da Vincenzo Lacroce, Alvise Aguti e Silvia Battistelli è stata ricevuta dal sottosegretario Baretta.

In Via XX settembre a Roma, i risparmiatori giunti per lo più da Arezzo hanno dato vita ad un originale sit-in riproducendo una scena del crimine di fronte al Mef. Le sagome a terra rappresentano dichiarazioni ogni volta smentite dai fatti, ma anche le figure di David Rossi capo ufficio stampa di Mps morto in circostanze non chiare a Luigino D’Angelo suicida dopo aver perso i risparmi, anche se una recente sentenza ha dichirato che non è stata quella la causa del gesto estremo.

I risparmiatori fanno sapere che la protesta, come il confronto nelle istituzioni governative e non, non si attenuerà fino a quando non saranno trovate soluzioni eque e di buon senso per ristorare tutti gli obbligazionisti ed azionisti delle 4 banche e sarà garantito il rispetto dell’art. 47 della Costituzione italiana che tutela il risparmio in ogni sua forma. Al termine dell'incontro con Baretta il Comitato ha diramato questa nota: Si appena concluso il sit-in di protesta sotto il Mef tenutosi durante l’incontro con Baretta e la delegazione del Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche che aveva chiesto di incontrare il sottosegretario per chiarire alcuni questioni importanti in sospeso, tra le tante che ancora lasciano l’amaro in bocca dei risparmiatori che sono rimasti esclusi dai rimborsi forfettari, di quelli che aspettano l’emanazione dei decreti attuativi degli arbitrati e di quelli che pretendono giustamente un rimborso totale. Il colpevole ritardo del Governo nell’emanazione degli arbitrati ha privato di fatto i risparmiatori coinvolti nella risoluzione delle 4 banche della possibilità di scegliere consapevolmente tra il rimborso forfettario e l’arbitrato, sede nella quale dimostrare di aver acquistato in mancanza di trasparenza e in violazione degli obblighi bancari di corretta informazione (misselling). Baretta consapevole del problema, ha promesso che i decreti attuativi degli arbitrati verranno emanati entro metà aprile e rassicurato che le richieste di modifica presentate dal Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche durante l’audizione in Commissione Finanze Senato a febbraio, sono state recepite. Tale recepimento e modifica, permetterà anche ai risparmiatori che non hanno acquistato in un rapporto negoziale diretto con la banca di accedere all’arbitrato, possibilità preclusa dalla bozza iniziale dei decreti attuativi approdati in parlamento a gennaio. Relativamente ai significativi ritardi sulle tempistiche delle liquidazioni dei rimborsi forfettari, il sottosegretario, ammessa l’impossibilità di rientrare nei termini dei 60 giorni di legge, si è impegnato coi risparmiatori a sollecitare il Fitd, l’ente preposto alla gestione e alla liquidazione delle richieste di rimborso, affinché per ogni pratica venga comunicata almeno la data limite e certa della liquidazione. Il Governo mantiene la sua posizione nella disparità di trattamento tra i risparmiatori di MPS e quelli delle 4 banche, continuando a farsi scudo con l’argomentazione che gli strumenti legislativi applicati siano differenti e, quindi, tali da giustificare l’utilizzo di “paletti” diversi (data di acquisto e limite di reddito) nelle misure adottate a ristorare gli obbligazionisti retail. Ultimo punto rimasto in sospeso riguarda la proposta già presentata in Banca d’Italia dal Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche, relativa all’utilizzo degli eventuali utili derivati dalla gestione delle sofferenze che dovrebbero essere distribuiti proquota al Fondo di Risoluzione e ai risparmiatori esclusi dai rimborsi. Baretta si impegnato ad approfondire l’argomento e ad aprire un canale diretto di dialogo e confronto con con il Dott. Serata, direttore della Unità di Risoluzione e gestione delle crisi di Banca d’Italia.

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