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Salvataggio Banca Etruria, l'amarezza dei clienti sui social: "Obbligati ad acquistare i bond per un mutuo"

Risparmi in fumo, spariti in seguito al salvataggio di Banca Etruria. Se da un lato ci sono un istituto di credito rianimato in extremis e 800 famiglie (tra Arezzo e le varie città dove Banca Etruria è presente) che continueranno ad avere un...

Risparmi in fumo, spariti in seguito al salvataggio di Banca Etruria. Se da un lato ci sono un istituto di credito rianimato in extremis e 800 famiglie (tra Arezzo e le varie città dove Banca Etruria è presente) che continueranno ad avere un lavoro, dall'altro ci sono migliaia di clienti che in seguito a questa operazione hanno visto evaporare i loro risparmi.

Presso Federconsumatori in circa 48 ore sono arrivati a chiedere assistenza oltre 300 clienti dell'istituto. Tutti soggetti potenzialmente interessati a partecipare ad un'azione legale. Ognuno di loro ha un caso da raccontare. Una storia legata ai risparmi di una vita, a quanto messo da parte con sacrificio, per la vecchiaia, per i figli o per i nipoti. E poco importa se per salvare la banca del territorio quella intrapresa fosse forse l'unica strada da percorrere.

Intanto le testimonianze di chi sta subendo questa situazione, si moltiplicano, ed emergono aspetti particolari: "sono d'accordo che è la legge di mercato - scrive su Facebook un lettore, ma è anche vero che quelle azioni sono state fatte prendere per forza, soprattutto a quella povera gente che richiedeva un mutuo un finanziamento o un prestito e tu non puoi dalla sera alla mattina dire a queste persone, che hanno moooolto meno di 100 mila euro, che i loro risparmi sono andati in fumo...". E le testimonianze di chi afferma di aver dovuto acquistare le obbligazioni per avere un mutuo si moltiplicano: "Confermo - scrive un giovane professionista aretino - noi siamo stati OBBLIGATI ad acquistare azioni per avere il finanziamento della ditta... oltre che aprire conti correnti personali". Gli fa eco un altro aretino, che però spiega di aver trovato vantaggi: "Anch'io ho comprato cento azioni per il mutuo, ma con 120 € mi hanno fatto avere un tasso di 0,90 + Euroribor, ho pagato migliaia di Euro in meno di interessi".

Non mancano le voci fuori dal coro. E sempre sui social emerge l'amarezza dei dipendenti di fronte a quanto sta avvenendo: "Il fatto è che la banca è stata salvata, e con essa tutti i posti di lavoro che garantisce e le famiglie che vi si appoggiano. Il prezzo lo hanno pagato i possessori di azioni e di obbligazioni convertibili. L'alternativa era attendere il primo gennaio, con l'entrata in vigore di un meccanismo chiamato bail-in, in virtù del quale il deficit della banca lo avrebbero sostenuto anche i correntisti con più di centomila euro nel conto. Piaccia o no, giusto o non giusto, così stanno le cose. Per come è andata, pur con grande rincrescimento per gli azionisti, si sono limitati di molto i danni. E se il provvedimento, ammesso e non concesso che lo abbia voluto Renzi, oppure la Boschi, beh allora grazie Renzi e Boschi".

Intanto anche Codacons si sta muovendo: in questi giorni sta ricevendo richieste di aiuto dei piccoli investitori della Toscana. “Stiamo predisponendo una apposita azione risarcitoria, riservata ai piccoli investitori di Banca Etruria – spiega il presidente Carlo Rienzi – Lo scopo è quello di far ottenere loro il rimborso totale del valore di azioni e obbligazioni subordinate, chiamando in causa i responsabili della mala-gestione dell’istituto di credito. A rispondere dei danni prodotti ai risparmiatori saranno anche quelle banche che hanno proposto agli utenti titoli ad elevato rischio, generalmente piazzati ad investitori istituzionali, senza fornire le dovute informazioni circa la pericolosità degli investimenti”. Nelle prossime ore sul sito www.codacons.it sarà pubblicata la pagina per aderire all’azione risarcitoria collettiva.

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