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Saldi ai blocchi di partenza: da giovedì caccia alle occasioni. Ogni famiglia spenderà tra i 300 e i 400 euro

Le previsioni di spesa oscillano: Confcommercio parla di 400 euro, Confesercenti di 300 euro a famiglia. Ma anche se le cifre non concordano, resta unanime la speranza dei negozianti aretini di poter risollevare le sorti della stagione invernale...

Le previsioni di spesa oscillano: Confcommercio parla di 400 euro, Confesercenti di 300 euro a famiglia. Ma anche se le cifre non concordano, resta unanime la speranza dei negozianti aretini di poter risollevare le sorti della stagione invernale con il saldi.

Il conto alla rovescia è già iniziato: i ribassi prenderanno il via giovedì 5 gennaio. In tempo per acquistare il "pensierino" per la Befana. E le occasioni non mancheranno, perché secondo le analisi condotte dalle due associazioni di categoria, i commercianti aretini partiranno con percentuali di sconto alte. Dal 30 per cento in sù. Paolo Mantovani_ sandro_fabbrini_photographer_007“Veniamo da una stagione piuttosto fiacca, la propensione all’acquisto nel 2016 è diminuita ancora rispetto all’anno precedente”, dice il presidente provinciale di Federmoda Confcommercio Paolo Mantovani. “Tasse, bollette e spese per la casa, incertezza politica ed economica, paura del domani, crisi occupazionale per i giovani sono tutti fattori che certo non aiutano a risollevare i consumi interni, soprattutto quando si parla di spese non strettamente necessarie come la moda. Ed è ormai dal 2009 che il settore registra un andamento negativo. Solo negli ultimi tre anni la nostra provincia ha perso 39 imprese di abbigliamento e calzature”. Questo il panorama. Sullo sfondo però c'è anche uno shopping natalizio che non è riuscito a brillare e risollevare le sorti di una stagione tiepida dal punto di vista delle vendite, e non solo.

Valeria-Alvisi 3“I saldi rappresentano – spiega Valeria Alvisi – secondo l’analisi dello studio nazionale di Confesercenti una boccata d’ossigeno per un settore che non è ancora uscito dalla crisi. Il Natale 2016 è stato caratterizzato da un clima molto mite e non ha dato la spinta attesa alle vendite stagionali. Adesso l’abbassamento delle temperature può aiutare le vendite di fine stagione. I saldi sono una vera occasione per i consumatori che possono comprare articoli di qualità a costi realmente inferiori a quelli iniziali. Il consiglio è quello di comprare nei negozi di fiducia dove la cortesia e la qualità rappresenta un valore aggiunto al capo di abbigliamento”.

Le criticità oggi appaiono legate soprattutto a due fattori: da un lato il web, che conquista fette di mercato sempre più ingenti, dall'altro la vicinanza dei saldi alle feste natalizie.

“Ma il web non è una realtà che si può combattere, anche gli operatori più refrattari devono al più presto pensare ad un negozio virtuale oltre che reale. Altrimenti rischiano di perdere clienti e visibilità”, conclude Paolo Mantovani di Confcommercio. Confesercenti punta invece sulla necessità di rivedere la data di partenza dei saldi e su quella di far rispettare alcune regole basilari. “Perché il meccanismo dei saldi funzioni correttamente – chiosa Alvisi – servono controlli per bloccare i pre-saldi e contrastare le pubblicità ingannevoli, che fanno passare la promozione di prodotti che non hanno alcuna stagionalità per vendite di fine stagione. I saldi hanno bisogno di essere tutelati e non mascherati”

IL DECALOGO DI ALTROCOMSUMO

saldi (3)E per cogliere al meglio tutte le occasioni che si presentano, Altroconsumo ha stilato un decalogo destinato, naturalmente ai consumatori.

La prima regola resta quella di confrontare il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato: "se hai dubbi sulla percentuale di sconto o il prezzo non ti sembra corretto, chiedi chiarimenti al negoziante". Poi quella di controllare che i capi in saldo siano in buone condizioni: "Se il difetto viene fuori dopo l'acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto, il negoziante deve restituirti l'importo pagato oppure ridurre il prezzo. È importante però conservare lo scontrino".

E ancora provare i vestiti: il rischio infatti è quello di non poterlo cambiare: "Il cambio è a discrezione del commerciante, si consiglia quindi di chiedere sempre se è possibile effettuare un cambio ed entro quanti giorni".. E ancora, è necessario fare attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale. "La legge prevede, infatti - prosegue Altroconsumo -, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e articoli cosiddetti di "moda", cioè quelli che hanno probabilità di deprezzarsi se non vengono venduti durante la stagione.

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