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Rimborsi Vecchia Etruria. Risparmiatori faccia a faccia con Zanetti, Ferrari: "In arrivo fondo risarcitorio"

Spiazzati. Completamente. E’ la reazione che hanno avuto i sei rappresentanti di Federconsumatori, associazione Vittime Salva-Banche, Adusfed e delle quattro banche salvate a novembre scorso, dopo il faccia a faccia con il viceministro...

Spiazzati. Completamente.

E’ la reazione che hanno avuto i sei rappresentanti di Federconsumatori, associazione Vittime Salva-Banche, Adusfed e delle quattro banche salvate a novembre scorso, dopo il faccia a faccia con il viceministro all’economia Enrico Zanetti.

Durante l’incontro, tenutosi ieri pomeriggio a Roma al termine della giornata di protesta sotto alle finestre del ministero, sarebbero emerse importati novità riguardanti le modalità di risarcimento di tutti gli obbligazionisti azzerati dal "salva-banche".

ferrari_pietro Pietro Ferrari

“Le novità che ci ha riportato Zanetti – afferma il presidente della Federconsumatori di Arezzo Pietro Paolo Ferrari – sono state davvero importanti. La prima riguarda le norme per i rimborsi agli obbligazionisti per i quali sarà creato non più un fondo di solidarietà ma un fondo risarcitorio al quale potranno accedere tutti i risparmiatori che hanno sottoscritto titoli non conformi al proprio profilo di rischio. E non è tutto. Questi ultimi potranno, se il confronto con gli arbitri darà buon esisto, richiedere ed ottenere risarcimenti del 100% della somma persa. E' stato poi lo stesso Zanetti a rassicurarci sulla disponibilità di liquidità. Al momento infatti, come noto, il fondo di solidarietà conta su 100 milioni di euro a disposizione degli obbligazionisti. Le perdite registrate, e che noi abbiamo ricordato allo stesso viceministro, sono pari a 326 milioni di euro. Ebbene, stando alle parole di Zanetti questo tetto potrà essere superato qualora vi siano richieste confermate dagli arbitri. Insomma un passo in avanti davvero molto importante”.

"Ladri, ladri!" Sotto il ministero la rabbia degli azzerati dal Salva-Banche. VIDEO

Al momento i decreti attuativi attraverso i quali sarà possibile anche dare avvio al processo di arbitrato non sono stati emanati. Secondo quanto riportato ieri dallo stesso Zanetti ai rappresentanti dei consumatori, entro il 31 marzo dovrebbero essere approvati e al loro interno saranno inserite importanti novità.

"Un altro importante punto sul quale ci ha sorpreso il viceministro è quello relativo plusvalenze - prosegue Ferrari - Il ricavato in più dalle vendite delle good bank verrà destinato al ristoro dei risparmiatori. Zanetti ha sottolineato come la cosa fosse ovvia ed implicita ma noi abbiamo chiesto di mettere tutto nero su bianco in modo che non vi siano fraintendimenti futuri".

Le immagini della protesta di ieri a Roma

Restano ancora da sciogliere i nodi riguardanti i tempi di attuazione. Le procedure di arbitrato non sono ancora iniziate a causa dei ritardi registrati sull'approvazione dei decreti. Poi ci saranno da nominare i collegi e stabilire le modalità logistiche con le quali portare avanti tutte le procedure. Prima tra tutte quella delle sedi.

"Abbiamo proposto che gli arbitri chiamati a decidere sui rimborsi non procedano consultando solamente gli atti forniti dalle banche ma partecipino ad un contraddittorio - spiega ancora Ferrari - I risparmiatori, assistiti da chiunque ritengano opportuno, dovranno avere l'opportunità di presentare le loro ragioni davanti agli organi preposti. E' chiaro che questa tipologia di confronto allunga di non poco i tempi di attesa per l'ottenimento di risposte. Inoltre abbiamo richiesto che queste procedure vengano espletate non solo a Roma ma anche in altre sedi in modo da facilitare l'accesso a tutti i risparmiatori. Vedremo se le nostre ragioni saranno accolte".

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