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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Recessione: in cinque anni oltre 2.700 lavoratori travolti dalla crisi. Il quadro aretino

I nodi ancora da sciogliere sono quelli che riguardano il futuro della Cantarelli e del Consorzio Terranuova. Per entrambe le imprese, da mesi sono stati aperti dei percorsi che mirano alla salvaguardia occupazionale e al ricollocamento...





I nodi ancora da sciogliere sono quelli che riguardano il futuro della Cantarelli e del Consorzio Terranuova.
Per entrambe le imprese, da mesi sono stati aperti dei percorsi che mirano alla salvaguardia occupazionale e al ricollocamento delle realtà nel panorama produttivo, rinconquistando la propria indipendenza economica.
Sono questi gli ultimi insoluti del lungo periodo di recessione che dal 2009 in poi ha iniziato ad insidiare la nazione intera. Una tormenta che soltanto ad Arezzo, in cinque anni, ha riguardanto oltre 2.700 persone che hanno dovuto fare i conti con cassa integrazione, mobilità e perdita del posto di lavoro.


A ripercorrere le tappe delle grandi realtà imprenditoriali aretine in difficoltà sono i dati resi noti dalla Regione Toscana all'interno del rapporto 2017 sulle crisi aziendali (aggiornato al 31 gennaio).
Un prospetto dettagliato che dà contezza di numeri, episodi e interventi posti in essere negli ultimi anni.




Le cifre


Nel 2016 sono stati sette i tavoli esami congiunti per Cigs aperti e svolti dagli uffici territoriali della Rete dell'Unità di Crisi. Cinque invece quelli congiunti per mobilità. Dal 2011 al 2016 invece se ne contano 17 (9 prima del 2013, 7 dal 2013 al 2015 e 1 nel 2016).

I lavoratori coinvolti sono stati 4.003 e 2.746 quelli i cui posti di lavoro sono stati classificati come a rischio (inclusi esuberi dichiarati o dipendenti precettori di ammortizzatori sociali, incluso l'indotto).



La fotografia aretina

Due i tavoli di crisi ancora aperti in provincia di Arezzo. Cantarelli e Consorzio Terranuova.




Per la Cantarelli, dal 3 novembre 2015, al timone c'è il commissario Leonardo Romagnoli. E' lui che ha avuto il compito di traghettare l'azienda verso la vendita ad un nuovo acquirente. Al momento, sono tre le manifestazioni di interesse che sono arrivate da altrettanti imprenditori dell'Aretino. Per conoscere quali piani ha il futuro in serbo per i quasi 260 dipendenti della storica azienda di abbigliamento per uomo dovrebbero essere sufficienti alcuni giorni. Forse qualche settimana. Il tempo necessario per terminare la presa visione della data room per i tre interessati all'acquisto.

Sul fronte Consorzio Terranuova la situazione è differente. Ad ottobre scorso la vicenda è arrivata in Regione. Qui l'assessore Simonicini insieme al sindaco valdarnese Chienni e alla proprietà, si erano confrontati sulle prospettive per il rilancio dell'azienda e sulle prospettive future per i lavoratori. Attualmente sono 160 circa i dipendenti che utilizzando ammortizzatori sociali.




Procedimenti conclusi


Un capitolo a parte è invece quello che riguarda la vicenda ex Ma.Bo di Bibbiena. L'azienda contava all'epoca 240 addetti e, dopo lunghe vicissitudini, venne messa in vendita nell'aprile del 2015. Il 20 giugno del 2016 ha riaperto i cancelli con il nome di Granducato Edilizia ed Energia. Anche in quella circostanza la Regione venne chiamata ad intervenire sulla vertenza aprendo un tavolo di crisi.


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