rotate-mobile
Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.
Play
Replay
Play Replay Pausa
Disattiva audio Disattiva audio Disattiva audio Attiva audio
Indietro di 10 secondi
Avanti di 10 secondi
Spot
Attiva schermo intero Disattiva schermo intero
Skip
Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi.
Attendi solo un istante...
Forse potrebbe interessarti...

Quantitative Easing, crisi finanziarie e investimenti. Intervista a Riccardi, ad Arezzo per l'evento Fideuram

"Un evento per fare informazione nei confronti dei risparmiatori, è questo l'obiettivo della tavola rotonda organizzata da Fideuram ad Arezzo e per la quale sono stato chiamato come moderatore indipendente". A parlare è Giuseppe Riccardi uno dei...

"Un evento per fare informazione nei confronti dei risparmiatori, è questo l'obiettivo della tavola rotonda organizzata da Fideuram ad Arezzo e per la quale sono stato chiamato come moderatore indipendente". A parlare è Giuseppe Riccardi uno dei massimi esperti di informazione finanziaria, editore tra l'altro di FondiOnLine.it. Al suo fianco i manager di due importanti società di gestione internazionali, Pimco e Aberdeen.

“Dalla Grecia alla Cina, le grandi incognite dei mercati finanziari” è il titolo della serata che si è svolta ieri alla Borsa Merci di piazza Risorgimento dove abbiamo incontrato Riccardi

"Non esiste la ricetta per fare bene sui mercati e chi dice il contrario mente, esiste però il modo per controllare il rischio in base alle variabili del mercato finanziario mondiale. Il messaggio che deve passare è quello di non rincorrere gli andamenti di borsa in più o in meno nei singoli giorni, ma ragionare in un'ottica di pianificazione e controllo del rischio."

Cosa deve fare un saggio risparmiatore:

"Deve tenere conto che il mondo è completamente cambiato, non è più quello a cui eravamo abituati soprattutto noi italiani, con BOT e BTP con rendimenti che sembravano a doppia cifra, ma che in realtà erano abbattuti dal tasso d'inflazione, deve cominciare a ragionare non chiedendosi quanto posso guadagnare, ma ribaltare il punto di vista, quanto sono disposto a rischiare? Gli ultimi anni ci hanno insegnato che ciclicamente ogni mese c'è una crisi nuova, poi ci sono casi non prevedibili come il caso Volkswagen che hanno un forte impatto sui mercati. Se rincorriamo le notizie giorno per giorno saremo in perdita, dobbiamo ragionare su investimento di medio lungo periodo misurato sul profilo di rischio di ognuno di noi."

Tra gli esempi portati alla tavola rotonda proprio le crisi, diverse nelle proporzioni, di Grecia e Cina. Erano prevedibili?

"Che il fenomeno della Cina fosse una bolla si sapeva da tempo, non sapevamo quando sarebbe scoppiata, quello della Cina attuale è un rallentamento non una vera crisi, cresce in maniera minore, ma sempre intorno al 6/7%. Più basso di quello di qualche anno fa. Sulla Grecia è emblematico come l'informazione sia fondamentale in questi mercati, fino a qualche mese fa sapevamo tutto quello che succedeva in Grecia e quella crisi sembrava la causa scatenante del crollo dell'euro. Nell'ultimo mese nei giornali, a parte le elezioni, il problema economico in Grecia è scomparso, soppiantato da argomenti più di moda."

Come sta l'Europa rispetto al resto del mondo e l'Italia all'interno dell'Europa?

"L'Europa sta benino, nel senso che il Quatitative Easing appena iniziato da Draghi, con la Banca Centrale Europea ha cominciato a immettere liquidità. E' un processo già concluso negli Stati Uniti dove ha già dato i propri frutti, in Europa durerà fino a settembre 2016, servirà per immettere liquidità e togliere incertezza dai mercati. Quindi tutto sommato le prospettive per i mercati azionari europei sono interessanti. Sulle obbligazionari gli investitori tutti si devono rendere conto che l'85% delle obbligazioni emesse in Europa hanno un rendimento inferiore al 2%, quindi devono cominciare ad avere un'ottica di investimento oppure accontentarsi di un rendimento molto basso. In Italia eravamo abituati a ragionare da cassettisti, con i nostri titoli forti come Medio Banca e Generali, adesso dobbiamo guardare tutto in maniera diversa prima di tutto le banche che sono sempre state il volano della crescita, invece oggi le banche non sono tutte uguali, dobbiamo guardare il loro indice di solidità patrimoniale anche perché in base alle nuove normative i correntisti sopra i 100 mila euro diventano corresponsabili di eventuali perdite."

Si parla di

Video popolari

Quantitative Easing, crisi finanziarie e investimenti. Intervista a Riccardi, ad Arezzo per l'evento Fideuram

ArezzoNotizie è in caricamento