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Precariato. In Toscana venduti 9 milioni di voucher nel 2016. Ad Arezzo oltre 4.800 committenti

Campania, Sicilia e poi c'è la Toscana. La regione è la terza classificata nel panorama nazionale per numero di voucher venduti nel 2016. A lanciare l'allarme è la Cgil regionale che rende pubblici i dati forniti dall'Osservatorio del Precariato...

Campania, Sicilia e poi c'è la Toscana. La regione è la terza classificata nel panorama nazionale per numero di voucher venduti nel 2016.

A lanciare l'allarme è la Cgil regionale che rende pubblici i dati forniti dall'Osservatorio del Precariato dell'Inps. Secondo i calcoli i voucher venduti in Toscana nei primi 11 mesi del 2016 sono stati 9.563.565, confermando le previsioni della Cgi l Toscana del luglio scorso che parlavano di + 10 milioni.

"L'incremento sullo stesso periodo del 2015 è stato del 29.4% - fanno sapere dalla Cgil Toscana - la nostra regione si colloca sul podio delle con l'incremento maggiore dopo Campania e Sicilia. L'aumento dei voucher fa da pendant con un altro dato molto preoccupante. Sempre nel periodo gennaio – novembre 2016 le assunzioni dei tempi indeterminati sono state significativamente inferiori alle cessazioni, 75.931 le prime, 102.400 le seconde. Anche il 2014, anno in cui non c'erano incentivi, aveva fatto meglio con 79.872 nuovi tempi indeterminati. A completare il quadro di una Toscana ferma al palo insieme al resto del paese c'è anche il dato delle trasformazioni a tempo indeterminato dei contratti a termine e di apprendistato diminuite complessivamente del 28.7% su base annua".

In un solo anno sono più che raddoppiati i committenti che hanno acquistato voucher. Anche nella provincia di Arezzo è esploso il fenomeno di assunzioni regolamentate attraverso l’utilizzo di tagliandi da 10 euro l’uno (7.5 euro al lavoratore).

Al 31 ottobre 2016 invece, sono stati ben 4.884 coloro che li hanno richiesti e comperati. In meno di un anno, anche ad Arezzo, la cifra degli acquirenti è più che raddoppiata.

Solo nel 2015 e solo ad Arezzo sono stati venduti 731.235 voucher (equivalente 10 euro, di cui 7,5 al lavoratore e la restante parte da spalmare in tasse e contributi).

I settori che ne hanno fatto maggiormente uso, secondo i dati Inps, sono: agricoltura (18.966), commercio (101.961), giardinaggio e pulizia (31.350), lavoro domestico (30.379), manifestazioni sportive e culturali (13.029), servizi (85.312), turismo (79.137), attività varie (12.009), attività non classificate (359.092).

Ho letto qualche dichiarazione entusiasta del fatto che nel periodo gennaio novembre 2016 i voucher sono cresciuti meno di prima, sono contenta anche io, ma vorrei sommessamente far notare che sono cresciuti del 23, 9 % a livello nazionale e di più in Toscana (29.4%)”. Così commenta i dati Dalida Angelini segretaria generale della Cgil Toscana che aggiunge: “sempre l'Inps ci dice che nello stesso periodo in cui sono esplosi voucher sono diminuite sia le assunzioni a termine che quelle stagionali, cos'altro dovremmo aspettare per convincerci tutti che sono uno strumento malato e che vanno cancellati”. nb

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