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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Monte San Savino

Dal muro invalicabile del lockdown all'Expo virtuale: la piattaforma Del Pia per vendere gioielli aretini nel mondo

Webcam ad alta risoluzione in uso militare, stanza dedicata all'interno dell'azienda, planner di appuntamenti e videoconferenze. Lunedì, per il giorno della riapertura, sarà lanciata la piattaforma che permette di superare la chiusura delle fiere orafe nel mondo a causa del coronavirus

"Il 15 gennaio ho letto un'informativa dell'Istituto per il Commercio Estero, l'Ice, che annunciava che la fiera orafa di Hong Kong era stata rimandata a causa del coronavirus, non potevo stare con le mani in mano e mi si è accesa una lampadina." A parlare è Simone Albiani consulente marketing per aziende che collabora anche il mondo orafo aretino che si è subito posto il problema di come aggirare o cercare di limitare i danni dovuti all'annullamento di tutte le fiere in calendario a causa della diffusione del coronavirus e dare uno strumento di comunicazione nuovo ai suoi clienti che non potevano più incontrare di persona i buyer, non potevano più recarsi all'estero e cioè in quel mercato mondo che rappresenta la stragrande maggioranza del fatturato del settore orafo.

Da qui è nata una piattaforma che sarà lanciata lunedì, proprio nel giorno della riapertura, dell'avvio della timida fase 2 dopo il lockdown. "Sì, è uno strumento di marketing a distanza, ma di alta qualità. - spiega Simone - L'ho proposto ad un'azienda aretina che lo ha subito sposato. Così è nato il sito Expo Del Pia Srl. I clienti trovano la presentazione video del gioiello, che viene aggiornato spesso, un calendario di appuntamenti che il cliente può fissare in autonomia per accedere alla parte di videoconferenze." Certo trasmettere l'essenza del gioiello made in Italy in video conferenza non è la stessa cosa che farlo dal vivo. "Proprio questo è stato uno dei problemi affrontati, per adesso abbiamo scelto di applicare le migliori tecnologie sul mercato con webcam dalla massima risoluzione di solito usate in campo militare, così il dettaglio sarà nitido e il cliente riuscirà ad avere una visione reale. L'implementazione successiva potrebbe essere quella di applicare l'ologramma in 3d del gioiello in modo da renderlo visibile da ogni angolazione al cliente, un po' come Google ha fatto con gli animali in 3d."

Così, all'interno della Del Pia di Alberoro è nata una stanza dedicata, allestita con tutte le tecnologie e già ci sono i primi interessamenti da clienti di vari paesi del mondo per incontrarsi in video conferenza. "C'è un computer apposta solo per quello, il campionario scaricabile, il calendario on line che converte anche le diverse fasce orarie locali in automatico e la telecamera per vedersi."

"Noi imprenditori ad un certo punto ci siamo trovati davanti un muro invalicabile che ci ha bloccato i rapporti con il mercato estero, è la più grande fetta del nostro lavoro - spiega Giorgio Del Pia, titolare dell'azienda insieme ai fratelli Alfredo e Stefano - per questo abbiamo provato a chiedere anche ai nostri clienti cosa ne pensassero di uno strumento come questo, da utilizzare in attesa che tutto si riapra. Così abbiamo pensato di sostituire gli incontri nei poli fieristici con una fiera virtuale, in sicurezza, dal nostro ufficio."

Tre soci, 25 persone in tutto al lavoro, una fabbrica di 900 metri quadrati e 300 di uffici, la Del Pia ha operato in questi giorni per essere pronta per la riapertura del 4 maggio che sarà una data resa ancora più importante dal lancio della piattaforma Expo.

"In questo periodo abbiamo fatto la sanificazione aziendale, le manutenzioni ordinarie e straordinarie e adesso siamo pronti a rientrare al lavoro, anche se va detto che già prima di chiudere avevamo preso tutte le misure precauzionali come l'uso delle mascherine e il distanziamento all'interno dell'area di lavoro. Abbiamo predisposto uso di guanti, occhiali, scrivanie distanziate, gel igienizzante a disposizione, avremo pochi contatti con i fornitori esterni e comunque da dietro il vetro di protezione che c'è sempre stato per la sicurezza dell'azienda."

C'è quindi una prospettiva positiva, una voglia di non fermarsi. "Sì, l'incontro personale è sempre un'altra cosa, però chi ci conosce si fida e quindi useremo questo metodo per dare continuità, per non fermarsi completamente. Adesso attendiamo le riaperture graduali degli altri paesi, tra i primi ci sarà la Francia."

Quindi cosa è successo nei due mesi scorsi non li ha scoraggiati: "Ad un certo punto gli ordini sono stati sospesi, ma non annullati - spiega ancora Giorgio Del Pia - e pensate che l'azienda, aperta dal 1991, non ha mai avuto un giorno senza ordinativi, poi è arrivato il 25 marzo, abbiamo chiuso con le commesse ancora da smaltire, poi sono arrivate le email dai vari clienti nel mondo che a loro volta chiudevano, gli ultimi sono stati Australia e Messico ad esempio. Nonostante tutto abbiamo una speranza immensa, una ripartenza mondiale a gran velocità grazie alle piccole e medie imprese come la nostra che sorreggono tutto."

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