rotate-mobile
Economia

Perché continuare a strangolare l'Italia?

Perché strangolare l’Italia per ascoltare ancora la Germania? L’alluvione di tagli, e di tasse, che chiacchiere a parte, si profila con la Legge di stabilità dipende dall’essere ancora incredibilmente proni ai diktat di Berlino, nonostante la...

Perché strangolare l’Italia per ascoltare ancora la Germania? L’alluvione di tagli, e di tasse, che chiacchiere a parte, si profila con la Legge di stabilità dipende dall’essere ancora incredibilmente proni ai diktat di Berlino, nonostante la vicenda Volkswagen. Ormai lo sanno anche i muri: l’Italia è avviata ad un destino stile Grecia principalmente perché ha una moneta sbagliata, l’euro, e perché si è stupidamente impegnata a ridurre il debito pubblico a tappe forzate.

Il lavaggio del cervello che è stato fatto per anni ed anni con veline provenienti dal nord dell’Europa, ripetute a pappagallo da cosiddetti intellettuali e da cosiddetti economisti incapaci di amministrare un condominio, mi sembra che, finalmente, faccia sempre meno effetto.

L’incidente, per così dire, della Volkswagen è enorme, ed imprevedibile nelle conseguenze. Certo è che la Germania, dopo aver per decenni dato la linea ai gonzi, o presunti tali, si ritrova in brache di tela. La taroccatura delle Golf non è la disdicevole furbata di una azienda spregiudicata. E’ invece il frutto di una scelta truffaldina fatta da una delle maggiori aziende tedesche, da uno dei simboli della Germania nel mondo, peraltro a rilevante partecipazione pubblica.

Agli italiani torsoli, o sempre presunti tali, fanno vendere le aziende pubbliche, ovviamente quelle che vanno bene, mentre loro, giustamente, se le tengono ben strette. Tra l’altro, consentitemi la digressione, vorrò vedere con quale faccia di tolla Lorsignori, dopo questa truffa planetaria, potranno continuare a far chiudere i negozi per la mancata emissione di qualche scontrino fiscale, o continuare a propalare quell’imbroglio ai danni degli italiani chiamato spending review. Le varie, severissime, normative europee hanno contribuito, guarda caso, a distruggere l’industria italiana, in particolare quella automobilistica, mentre per l’ormai ex concorrenza tedesca l’applicazione è stata, per così dire, a piacere. O vogliamo dimenticarci che non esiste più, Ferrari a parte, un produttore italiano di auto? Per tacere delle inutili, ma continue molestie che, almeno nella loro italica applicazione, arrecano a qualunque malcapitato che intenda aprire una piccola attività.

E cosa dire, allargando lo sguardo, della scelta di salvare le banche rapinando i depositanti dei denari che lo Stato ha obbligato a tenere presso le banche stesse, dopo che i tedeschi hanno ripetutamente, e giustamente, salvato le loro banche con i denari pubblici?

La credibilità dell’Unione Europea è ai minimi, visto che ben sapeva come i test della Volkswagen fossero fasulli. Oppure vogliamo credere alla favola che il taroccamento delle Volkswagen è stato scoperto per caso da un eroico, quanto sospettoso, ricercatore che ha annusato in garage il tubo di scappamento di una Passat?

A questo punto la signora Merkel è di fronte a tempi grami, e mi sa che le difficoltà aumenteranno. I terremoti elettorali in Europa si susseguono, e non sempre basterà mettere i popoli alla fame, come è stato fatto in Grecia. E poi, con quale credibilità la Germania può continuare a dare lezioni al prossimo? Con un pizzico di capacità politica, sarebbe l’occasione di invertire la marcia, di recuperare l’orgoglio dell’interesse nazionale, e di smettere di contribuire a distruggere il patrimonio economico, e quindi sociale ed occupazionale, del Paese. Lo so che chi il coraggio non ce l’ha, non se lo può dare. Purtroppo i momenti sono impietosi, e si ricordino Lorsignori che è sempre più difficile credere alla buona fede.

Foto facebook Volkswagen Italia

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Perché continuare a strangolare l'Italia?

ArezzoNotizie è in caricamento