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Zone pilota: raccolta organico al 40%.Il nuovo reparto di compostaggio, funzionale al progetto di ampliamento di Aisa

E domani sera ci sarà l'assemblea pubblica

Lo richiede il "mercato" della raccolta differenziata, lo richiede anche la popolazione, è anche economicamente più sostenibile. Aisa Impianti rafforza sempre di più la parte di recupero, compostaggio, lavorazione della frazione organica con il riuso finale dell'ammendante che produce anche nelle coltivazioni biologiche.

Alla centrale di San Zeno è stato infatti inaugurato un nuovo reparto dedicato alla frazione organica, che necessità di lunghe fasi di trattamento in un processo di stampo industriale prima di poter esser rimmesso nel mercato. 

Il taglio del nastro è stato speciale, con decine e decine di podisti che sono partiti proprio dal nuovo reparto per la sesta edizione della camminata in Valdichiana organizzata dalla Polisportiva Policiano.

"Arezzo si pone come un polo per il trattamento dei rifiuti, soprattutto per la raccolta differenziata, per il riutilizzo della parte verde che dà anche risultati netti milgiori in termini economici - ha detto il sindaco Ghinelli, dando lo start alla manifestazione - si chiude così il cerchio dell'economia circolare. Da tenere conto che il mercatro della raccolta differenziata di plastica e vetro si è fortemente impoverito, la resa economica è un costo e non un guadagno, questo è un impianto pubblico che non deve fare guadagni, ma che deve offrire un servizio e lo deve fare al minor costo possibile."

Questo ampliamento del reparto dedicato all'organico è funzionale al progetto di aimpliamento recentemente presentato di Aisa Impianti e che ha scaturito un forte dibattito pubblico.

"E' un passaggio fondamentale per il progetto, perché così la raccolta di materia verrà messo in rapporto 3 a 1 con la capacità del forno, in termini di recupero energetico - ha spiegato Giacomo Cherici presidente di Aisa - con l'obiettivo di immettere il minor quantitativo possibile di rifiuti in discarica. Inoltre c'è da considerar e il vantaggio di tutto il recupero di materia che viene lavorata in prossimità delle comunità che la procducono  e questo ci permette di abbattere il trasporto di rifuiti in luoghi lontani."

Un altro punto di vista che conferma l'importanza di questo reparto sta nei numeri presentati dal direttore Marzio Lasagni:

"Nei quartieri pilota si è raggiunta il 70'% di raccolta differeziata, di cui il 40% è organico, per questo c'è necessità di adeguare le caratteristiche impiantisitiche. Anche perchè la raccolta dell'irganico è sì la più facile da fare, ma lanche a più difficile da gestire, perché presenta all'interno acqua, frazioni di anidride carbonica, ha bisogno di un processo lungo, in luoghi chiusi, con controllo, aspirazione e trattamento dell'aria e sistemi di controllo del materiale in fermentazione."

Proprio per domani sera è in programma un'assemblea pubblica di associazioni e cittadini preoccupati del progetto di ampliamento della centrale di San Zeno.

"Sono iniziative importanti, grazie alle quali capiremo se non ci sono aspetti di questa progettualità non compresi. Queste assemblele pubbliche hanno la possibilità di documentarsi direttamente presso l'impianto dove il nostro pool di tencici è sempre a disposizione - ha detto il presidente Cherici - a loro mando un messaggio: assieme le cose si possono migliorare."

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