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Oreficeria: "nuovi mercati, formazione e accesso al credito". La ricetta anti crisi di Giordini

La crisi nel settore orafo si combatte così: missioni oltre confine, formazione di nuove leve e accesso al credito. Questi i tre punti cardine che Giordana Giordini, neo presidente della sezione oreficeria e gioelleria di Confindustria Toscana Sud...

La crisi nel settore orafo si combatte così: missioni oltre confine, formazione di nuove leve e accesso al credito. Questi i tre punti cardine che Giordana Giordini, neo presidente della sezione oreficeria e gioelleria di Confindustria Toscana Sud, propone con un interessante progetto presentato anche sulle colonne di Milano Finanza.

A fronte del calo dell'export dello scorso anno (-10,7 per cento) e dei segnali avuti nel primo trimestre del 2015 (ancora un calo, questa volta del 14,4 per cento), agli operatori del settore non resta che muoversi compatti. Innanzitutto verso le "missioni" oltre confine: "Grazie all'Ice - ha dichiarato Giordini a MFF - stiamo lavorando per recuperare quote di mercato in Iran, paese molto importante in passato che, se ripartisse, può arrivare a coprire anche il 50 per cento della produzione di Arezzo. Inoltre, ci concentriamo sulla partecipazioni alle fiere di Hong Kong e in Malesia, e abbiamo preso nuovi contatti con gli Stati Uniti, mercato che anche in presenza di un cambio favorevole non ha dato fino a ora i risultati sperati". Non solo, c'è poi la forte volontà di esportare un format nato ad Arezzo che ha già dato ottimi frutti: Gold Italy. Un percorso questo da fare insieme alla Fiera di Vicenza, che ha condiviso questo progetto.

E poi il fronte formazione, con la valorizzazione della scuola per orafi cittadina e la questione dell'accesso al credito, imprescindibile per permettere alle aziende del settore di far fronte alla crisi.

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