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Ordinanza alcolici, birra e pizza a domicilio sì. Casi e richieste al comandante della Pm: "Si allunghi fino alle due di notte"

"Sbagliata nei tempi e nei modi, va cambiata subito perché ci danneggia fortemente." E' quasi un coro unanime quello che esce dai commercianti che hanno incontrato oggi pomeriggio il comandante della Pm di Arezzo Cino Augusto Cecchini e il suo...

"Sbagliata nei tempi e nei modi, va cambiata subito perché ci danneggia fortemente." E' quasi un coro unanime quello che esce dai commercianti che hanno incontrato oggi pomeriggio il comandante della Pm di Arezzo Cino Augusto Cecchini e il suo vice Aldo Poponcini nella riunione organizzata dall'Ascom per presentare, discutere e chiarire l'ordinanza che pone nuovi limiti al consumo e alla somministrazione di alcolici nella città di Arezzo. Folta la platea di ristoratori, di gestori di bar e locali notturni che ha voluto essere presente. Oltre a rimarcare la contrarietà a questo tipo di ordinanza, così come concepita, molti hanno chiesto delucidazioni sui singoli casi e così ad esempio si è scoperto che le pizzerie che fanno consegne al domicilio, anche dopo le 21:00 possono consegnare a casa dei propri clienti le bottiglie di birra.

In qualche momento i toni si sono alzati, Marco Grotti ha lasciato la sala in polemica quasi subito. I gestori dei locali presenti hanno spiegato di non poter accettare di pagare per altri, non sono d’accordo con questa soluzione dopo i fatti di Saione, hanno spiegato i danni che subiscono in uno dei periodi clou dell’anno, con ripercussioni sugli incassi e sui contratti di collaborazione con il personale.

Da tutti è arrivata forte la richiesta di modifica dell'orario di stop alle somministrazioni nei propri locali, portando la scadenza dell'una alle due di notte. Le richieste sono state consegnate a Cecchini in un documento e lui stesso si è detto pronto a riportare le istanze alla politica, alla giunta, che deciderà il dà farsi, ma essendo un tecnico non ha potuto dire cosa succederà dopo questo primo mese in cui l'ordinanza è in vigore.

Cecchini ha spiegato i motivi che hanno portato l'amministrazione a firmare l'ordinanza che si basa in gran parte sui nuovi poteri conferiti ai sindaci dal decreto Minniti. "Con il mio personale la applichiamo con rigore e in maniera intelligente" ha spiegato Cecchini a chi chiedeva perché penalizzare esercenti che operano nel rispetto di tutte le normative, si preoccupano del decoro e hanno una clientela "ordinaria". Tra i quattro punti principali ha spiegato anche quello del consumo di alcolici in una determinata area nei dintorni della stazione ferroviaria e del parcheggio degli autobus che prevede anche l’allontanamento ed in seconda battuta il daspo urbano. E nei primi giorni di applicazione dell'ordinanza sono state emesse sei multe quasi tutte a carico di consumatori fuori dagli orari previsti.

La stessa presidente dell'Ascom, Anna Lapini ha dichiarato: "con questa ordinanza ci hanno mortificato, è stata fatta senza concertazione, in emergenza il 17 agosto. E' il periodo clou per molti dei nostri locali, è come dichiarare guerra ad un'associazione che ha sempre dato senza avere nulla in cambio." Lapini si è detta fortemente contraria anche ad eventuali deroghe per le settimane del quartierista in vista della Giostra di settembre.

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