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Oggi la vecchia Banca Etruria, e domani?

Dopo la suonata ricevuta nel giorno di santa Cecilia, ironia della sorte patrona dei musicisti, le idee si fanno più chiare. Ormai sappiamo che in quella sciagurata domenica il Governo ha consentito la distruzione del risparmio di migliaia di...

Dopo la suonata ricevuta nel giorno di santa Cecilia, ironia della sorte patrona dei musicisti, le idee si fanno più chiare. Ormai sappiamo che in quella sciagurata domenica il Governo ha consentito la distruzione del risparmio di migliaia di incolpevoli risparmiatori azionisti ed obbligazionisti subordinati di quattro banche, tra le quali la vecchia Banca Etruria. Come dimenticare il comunicato del Governo che, invece di rotolarsi per terra strappandosi i capelli e annunciando la ricerca di un ponte sufficientemente alto dal quale gettarsi, si è vantato di non aver utilizzato denaro pubblico ed ha preferito espropriare i risparmi degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati? Proprio da suicidio: il Governo ha abdicato al suo primo dovere, che è quello di tutela dei cittadini. Forse i Ministri non leggono i giornali, perché era scritto ovunque, proprio in quei giorni, che la Germania stava giustamente salvando un’altra sua banca con denari pubblici. Poi come facevano a non sapere che tra il 2008 e il 2014 l’Unione Europea ha autorizzato centinaia di aiuti pubblici a favore di banche? Solo per le garanzie date si parla di aiuti di Stato, ripeto con l’autorizzazione dell’Unione Europea, per miliardi di euro. Come fanno a non sapere che in Germania, come in Francia del resto, le banche sono frequentemente a capitale anche pubblico? Come si sono potuti dimenticare che la Costituzione della Repubblica Italiana scolpisce all’art. 47: La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme? Chi è considerabile più risparmiatore degli anziani e delle famiglie? La Costituzione è ormai da decenni piegata ai diktat di un modesto mercato comune, quale è al di là dei vaneggiamenti dei soliti idioti l’Unione Europea, tanto inetto e tremebondo dinanzi al terrorismo, quanto autoritario e spietato nei confronti degli inermi risparmiatori. Per non voler pensare ad altro. A questo punto bisogna decidere come agire. Attendere e sperare buoni e zitti non è la soluzione, fa solo il gioco di chi spera che la vicenda cada nel dimenticatoio così da poterci mettere sopra una bella pietra tombale. Poco e niente mi attendo dall’attività parlamentare in sede di conversione del maledetto decreto legge che ha creato questa tragedia. Poi ci sono da chiarire vari aspetti, per esempio con quale criterio sono state fatte le draconiane svalutazioni dell’attivo. Ma vedrete che gira che ti rigira andrà a finire, con molta probabilità, a carte bollate. Poi bisognerà vedere chi chiamare in causa, e ci potrebbero essere delle belle sorprese. Tanto per iniziare sottopongo a tutti un contributo. La Corte Costituzionale austriaca avrebbe, nell’estate appena passata, bocciato un’analoga scelta fatta dal Governo austriaco in relazione al dissesto di una loro banca considerandola, in buona sostanza, lesiva della proprietà. Se è così, visto che queste tagliole sono tutte di derivazione europea, ci potrebbe essere materia di lavoro per i costituzionalisti. Lo so, la battaglia sarà lunga e difficile, ma deve essere fatta. E una questione di giustizia: questo esproprio grida vendetta. E poi, per essere chiari, con l’apertura di questa immensa falla nella tutela del patrimonio degli italiani, di tutti gli italiani, le mie previsioni, come sa chi mi segue dette e scritte in tempi non sospetti, si stanno purtroppo avverando. Scusate l’auto citazione: “ ..il prossimo passo sarà un prelievo forzoso su i nostri risparmi, già nel mirino da anni, come i ciprioti hanno già sperimentato. Quale sarà la scusa: forse una ristrutturazione maldestra e callida del nostro debito pubblico? Forse una o più grandi banche da salvare?” Le vittime della prova generale sono gli sfortunati azionisti ed obbligazionisti subordinati della modesta, e provinciale, vecchia Banca Etruria. Affari loro dirà qualcuno particolarmente ingenuo, ma se non facciamo cambiare strada al Governo le prossime vittime chi saranno? E che ci saranno andando avanti così è sicuro, posso accettare qualsiasi scommessa purtroppo certo di vincerla. E’ solo questione di tempo. E non ci facciamo illusioni, sto parlando di mesi, non di anni.

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