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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Occupazione, i dati. I giovani aretini che lavorano sono il 39,2%

Anche nella provincia di Arezzo i dati sull’occupazione sono negativi, in modo particolare per giovani e donne. “La mancanza di lavoro ha un colore ed è il rosa – commenta Marusca Gaggi, responsabile provinciale Nidil Cgil. Anche nel territorio...

Anche nella provincia di Arezzo i dati sull’occupazione sono negativi, in modo particolare per giovani e donne.

“La mancanza di lavoro ha un colore ed è il rosa – commenta Marusca Gaggi, responsabile provinciale Nidil Cgil. Anche nel territorio, il tasso di disoccupazione femminile è oltre il triplo di quello maschile, l’occupazione delle donne è ampiamente inferiore a quella maschile, la rappresentanza politica di genere è ancora limitata, le donne vengono espulse dal ciclo produttivo più facilmente degli uomini in caso di crisi economica, il lavoro atipico è più frequente per le donne che non per gli uomini”. Dalle donne ai giovani. “Il loro tasso di occupazione rimane particolarmente basso, al 39,2% contro il 50,3% del 2008. Inoltre il percorso più tradizionale, in cui alla fine degli studi segue un lavoro permanente, è stato progressivamente sostituito dall'ingresso con lavori a termine. Neanche la laurea salvaguarda particolarmente i giovani, perché il tasso di occupazione di un laureato di 30-34 anni è passato dal 79,5% del 2005 all'attuale 73,7%. E infine tra i giovani il tasso dei sovraistruiti (in possesso di un titolo di studio superiore rispetto al lavoro che fanno) è triplo rispetto a quello degli adulti” Marusca Gaggi contesta gli annunci positivi sull’occupazione: “quando gli occupati crescono si parla soprattutto della fascia di età 50-64 anni. E dunque non si tratta di un vero aumento, quanto di una maggiore permanenza, dovuta alle riforme previdenziali”.

Nidil Cgil valuta poi il progetto governativo Garanzia Giovani. Quali sono i risultati per i giovani italiani?

“Dal 28 aprile del 2015 anche in Toscana – risponde Gaggi - si è attivato il portale on line per aderire a Garanzia Giovani, disponibile per la registrazione dei giovani tra i 15 e i 29 anni che non stavano lavorando e non stavano frequentando un corso scolastico o formativo per conseguire un titolo di studi.

Vediamo le adesioni nel nostro territorio - spiega la nota Cgil - 1.298 (dai 255 di Montevarchi ai 123 di Bibbiena ai 142 di Cortona) di cui 646 ragazze. Con un 64% di appartenenti alla fascia di età 15-24 e un 36% tra i 25 e i 30”.

A fronte di questo boom, prendendo a riferimento la fascia di età 15-24 anni, l’occupazione giovanile non ha beneficiato in alcun modo dell’elevato utilizzo di questo strumento.

“Con Garanzia Giovani gli occupati sono diminuiti in Italia di 29.000 unità e il tasso di occupazione è sceso dello 0,4%, attestandosi al 15,3%. Gli inattivi sono cresciuti di 18.000 unità, aumentando dell’1,1% e portando il tasso di inattività al 74,3%. Il dato sulla disoccupazione giovanile è anch’esso in calo dell’1,3%, ma unicamente perché la forza lavoro è diminuita di ben 84.000 unità. A ben guardare è questo il dato più grave, perché è dovuto in parte al progressivo e drammatico calo della popolazione giovanile. Per capirne di più sui tirocini, dal progetto formativo al rimborso economico, dal rapporto con i tutor a eventuali abusi, come CGIL di Arezzo invitiamo i ragazzi della nostra provincia, coloro che il tirocinio l’hanno vissuto in prima persona a partecipare all’indagine, rispondendo alle domande del questionario, rigorosamente anonimo, e che in soli 7 minuti può essere compilato sul nostro sito”.

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