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Nuova Etruria, 20 prepensionamenti volontari e meno giornate di solidarietà. Trovato l'accordo con i sindacati

Alla fine l'accordo è arrivato. Sono in tutto 20 i prepensionamenti previsti per il personale di Nuova Banca Etruria che verranno applicati in previsione dell'integrazione con Ubi. Venti e su base volontaria. A rendere pubblica l'intesa...

Alla fine l'accordo è arrivato.

Sono in tutto 20 i prepensionamenti previsti per il personale di Nuova Banca Etruria che verranno applicati in previsione dell'integrazione con Ubi. Venti e su base volontaria.

A rendere pubblica l'intesa, arrivata nella notte e che ha visto protagonisti i sindacali e la dirigenza dell'istituto di credito, sono stati proprio i rappresentanti dei lavoratori.

"Abbiamo ottenuto - spiegano dalla segreteria del sindacato Fabi - una significativa riduzione delle giornate di solidarietà a carico dei lavoratori, salvaguardando la contrattazione aziendale e scongiurando l'applicazione dei licenziamenti collettivi in una banca che fino a poco tempo fa rischiava la liquidazione. Auspichiamo che con questo accordo si ponga fine alla stagione dei sacrifici dei lavoratori e si proietti l'istituto verso un pieno rilancio che valorizzi i dipendenti e la banca stessa".

Inoltre, nell'accordo, vengono ridotte le giornate di solidarietà da 18 a 4. Prorogato il contratto collettivo aziendale fino al 31 dicembre 2017 e confermate le tutele legali per tutti i lavoratori. L'intesa scongiura di fatto l'applicazione della legge sui licenziamenti collettivi. I 20 prepensionamenti su base volontaria saranno accompagnati da accesso al fondo esuberi, ammortizzatore sociale di categoria. Questo per tutti coloro che matureranno i requisiti pensionistici tra il primo luglio 2024 e il primo novembre 2024.

"Quello che abbiamo firmato stanotte è un punto fermo - commenta Maria Agueci, responsabile Fisac Cgil in Nuova Banca Etruria. In primo luogo sul versante occupazionale: ci saranno soltanto 20 prepensionamenti su base volontaria. Cancellato nell’accordo, tra l’altro, ogni seppur minimo riferimento alla normativa sui licenziamenti collettivi, obbiettivo primario per Fisac Cgil, e importante precedente in questo difficile contesto generale. La controparte aziendale ha poi riconosciuto i sacrifici fin qui fatti dai dipendenti nel 2015 nel 2016, ed è stata quindi drasticamente ridotta la quantità dei giorni di solidarietà. Complessivamente saranno 5.550: una cifra consistente ma in diminuzione rispetto allo scorso anno e alle iniziali previsioni per il 2017. Finalmente, dopo tanto tempo, una buona notizia per i dipendenti".

La trattativa non è stata semplice. "La Fisac, anche con la presenza del Segretario nazionale Enrico Segantini (per anni delegato Fisac al tavolo delle trattative in Ubi Banca), aveva assegnato ad essa un rilievo fondamentale soprattutto in considerazione del fatto il nostro contratto integrativo prorogato rappresenta la base del futuro confronto con l'acquirente di Nuova Banca Etruria nel prossimo processo di integrazione - commenta Maria Agueci. Questa trattativa è diventata un ponte tra vecchia e nuova gestione. La sua conclusione positiva è un segnale che giudichiamo molto interessante anche in relazione alle molte incognite che ancora segnano il nostro futuro. A dato questo se ne aggiungono altri. Uno interno e cioè la conferma in questo accordo delle tutele legali anche per i dipendenti che sono in stato di accusa, per la vendita delle obbligazioni subordinate, che andranno in esodo. Uno esterno: l'archiviazione, decisa dal Tribunale dell'Aquila il 21 marzo scorso, della denuncia per truffa aggravata contro un collega. La verità sul corretto comportamento dei lavoratori non tarderà ad affermarsi".

Adesso il futuro. "Stanotte si è positivamente chiusa una pagina e tra poco se ne dovrà scrivere un'altra - conclude Agueci. Tra i temi che vorremmo fossero anche delle istituzioni e della politica locale c'è il ruolo che la nuova banca avrà nei territori di radicamento, il nodo non ancora sciolto della localizzazione della Direzione della macro area per l'Italia centrale. Su questo si gioca un importante pezzo di futuro. Non solo dei dipendenti ma anche dei sistemi economici locali".

“Essere riusciti in tempi brevi a sottoscrivere un accordo propedeutico all’integrazione in Ubi è un ulteriore segnale del senso di responsabilità del sindacato e dei lavoratori di Banca Etruria e auspichiamo che costituisca il miglior viatico per una rapida e positiva soluzione anche in CariChieti e Banca Marche”: è il commento di Riccardo Colombani, della segretaria nazionale di First Cisl, in merito all’intesa raggiunta nella notte, per la proroga del contratto integrativo aziendale di Banca Etruria fino a tutto il 2017.

Con l’intesa raggiunta, i 20 prepensionamenti concordati saranno solo su base volontaria, mentre il personale che rimane in servizio dovrà effettuare nel 2017 un totale di 5.500 giorni di solidarietà.

“Questo accordo – spiega Elisa Artusio, segretario responsabile di First Cisl in Banca Etruria - è l'ennesima dimostrazione che lo spirito di sacrificio e la lungimiranza con la quale i dipendenti della banca hanno accettato di sottoporsi alle pesanti condizioni poste dall'accordo del 7 febbraio 2015, che venne firmato due giorni prima dell'inizio del commissariamento ed approvato praticamente all'unanimità dai lavoratori, non sono stati vani ma, anzi, hanno facilitato il percorso in una situazione di una gravità senza precedenti per l'intero sistema bancario italiano”.

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