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Ubi, nasce Banca Unica dalla fusione di 7 istituti. Ora l'assorbimento delle good bank

Ubi, in trattativa avanzata per l'acquisizione - tra gli altri istituti di credito - di Nuova Banca Etruria, dà il via al progetto Banca Unica con largo anticipo rispetto alle previsioni. Ieri è stata comunicata la fine del processo di fusione...

Ubi, in trattativa avanzata per l'acquisizione - tra gli altri istituti di credito - di Nuova Banca Etruria, dà il via al progetto Banca Unica con largo anticipo rispetto alle previsioni. Ieri è stata comunicata la fine del processo di fusione delle 7 banche-reti. Le attività di migrazione hanno interessato circa 1.150 filiali e 6.000 dipendenti.

Ubi Banca S.p.A. informa che, a seguito della stipula dei relativi atti di fusione in data 2 febbraio 2017 e delle avvenute iscrizioni degli atti stessi presso i competenti registri delle imprese, con decorrenza degli effetti verso i terzi dalla data odierna, sono state perfezionate le operazioni di fusione nella capogruppo Ubi Banca S.p.A. di Banca Popolare di Bergamo S.p.A. (“Bpb”), Banca Popolare di Ancona S.p.A. (“Bpa”), Banca Carime S.p.A. (“Carime”), Banco di Brescia San Paolo CAB S.p.A. (“Bbs”) e Banca di Valle Camonica S.p.A. (“Bvc”). La decorrenza degli effetti contabili e degli effetti fiscali è invece posizionata al 1° gennaio 2017. (...) Con la fusione e la migrazione in data odierna delle 5 banche rete, che seguono l’avvenuta integrazione a novembre 2016 di Bpci e Bre, si è sostanzialmente completata l’esecuzione del progetto di “Banca Unica”, in significativo anticipo di circa 4 mesi rispetto alle previsioni di Piano Industriale.

E intanto viaggia a ritmo sostenuto l'operazione di assorbimento delle good bank, sulla quale il consigliere delegato di Ubi, Victor Massiah, aveva detto pochi giorni fa: "le condizioni di pre-closing si stanno realizzando secondo le modalità previste".

Sempre ieri è stato il giorno, per Ubi Banca, del declassamento da parte dell'agenzia Fitch del rating a lungo termine (Long-term Issuer Default Rating), da BBB a BBB-, e il Viability Rating, da bbb a bbb-.

Secondo Fitch, l’azione è stata motivata dal peso dello stock dei crediti deteriorati sul patrimonio, giudicato elevato in ottica prospettica, dal momento che a parere dell’Agenzia gli obiettivi di riduzione indicati nel Piano industriale 2019/2020 non sembrerebbero sufficientemente ambiziosi.

@MattiaCialini

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