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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Mascherine made in Levane e Castiglion Fiorentino. Aziende della moda all'opera

Le prime 95 sono già state donate a forze dell'ordine e polizia municipale. "Pronti a fornirle ad ospedali e farmacie"

Parte della loro attività è stata riconvertita nella produzione di mascherine sanitarie. Un bene fino a poco tempo fa utilizzato solo in circostanze specifiche ma che oggi, con l’avanzata dell’emergenza Coronavirus, è divento oltre che raro anche prioritario. E così alcune aziende dell’Aretino hanno scelto di mettersi all’opera per realizzarle. 
Dal Valdarno alla Valdichiana, imprenditori del settore delle confezioni hanno scelto di non rimanere con le mani in mano e mettersi all’opera. Tra questi c’è l’azienda capitanata dalla presidente Cna Arezzo, Franca Binazzi. Titolare della Confezioni Bilò di Levane, insieme alle sue 10 dipendenti, ha dato il via a una vera e propria catena di produzione della solidarietà. Grazie al passaparola l’imprenditrice valdarnese è riuscita a reperire il materiale utile al confezionamento dei supporti che possono essere utilizzati sia dalle forze dell’ordine che dagli operatori pubblici. Per la realizzazione delle mascherine fondamentale è stato il supporto da parte dell’estetica Pagni, che ha fornito la tela che usa per i lettini, quello dell’azienda Mantegari e quello di altre realtà imprenditoriali locali che hanno messo a disposizione materiale e mezzi. 

“Al momento - spiega sui social il sindaco di Montevarchi, Silvia Chiassai Martini - sono state realizzate e distribuite alle forze dell’ordine e alla polizia municipale circa 95 mascherine. Se avremo l’autorizzazione necessaria, le doneremo in grande quantità ai nostri eroi dell’ospedale della Gruccia”.

Stesso scenario, ma azienda differente a Castiglion Fiorentino. Guidata dalla famiglia Dottarelli, la Ade confezioni realizza capi anche per conto del marchio Brunello Cucinelli ma, da qualche giorno, ha scelto di interrompere la produzione ordinaria nel rispetto sia delle misure di sicurezza imposte dal governo che della salute delle proprie dipendenti. Nel frattempo però, l’Ade ha messo la sua capacità produttiva a disposizione della comunità creando mascherine. Quattro delle dipendenti stanno lavorando all’assemblaggio di questo manufatto che poi verrà donato ad ospedali e farmacie. 

E un appello a tutta la filiera della moda italiana per supportare la mancanza di mascherine, indispensabili principalmente per il personale sanitario a contatto con pazienti affetti da Coronavirus, è stato lanciato anche da Cna federmoda che ha messo a disposizione un indirizzo email, al quale le imprese disponibili a fornire materiale o a collaborare nella produzione possono rivolgersi per comunicare la loro disponibilità. L’associazione verificherà la possibilità di stabilire relazioni tra imprese per contribuire a raggiungere i risultati auspicati. La mail a cui ci si può rivolgere è: federmoda@cna.it

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