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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Legambiente: "Eolico a Poggio Tre Vescovi? E' ora di approfondire il progetto"

"Il parco eolico di Poggio Tre Vescovi (posizionato esattamente sul confine tra le province di Rimini, di Forlì e di Arezzo, e quindi suddiviso tra le regioni Toscana ed Emilia-Romagna ndr )non va bocciato a priori; è un progetto che va nella...

"Il parco eolico di Poggio Tre Vescovi (posizionato esattamente sul confine tra le province di Rimini, di Forlì e di Arezzo, e quindi suddiviso tra le regioni Toscana ed Emilia-Romagna ndr )non va bocciato a priori; è un progetto che va nella direzione di combattere i cambiamenti climatici e ridurre l'inquinamento, ed è opportuno che le regioni valutino nel merito l'eventuale necessità di migliorie e ridimensionamenti, senza opporsi in maniera pregiudiziale. Rispetto al progetto, dopo la bocciatura in Consiglio dei Ministri da parte del Governo Monti, è ora chiamato a esprimersi il Governo Renzi coinvolgendo le Regioni. La richiesta delle associazioni ambientaliste è che si approfondisca il progetto, considerando le osservazioni che provengono da cittadini, Comuni e organizzazioni del territorio, per arrivare a una decisione che tenga in considerazione anche gli obiettivi nazionali e regionali (di Toscana ed Emilia Romagna) in termini di abbattimento delle emissioni di CO2 e aumento della quota da fonti rinnovabili (eolico in particolare)". E' quanto sostiene in una nota Legambiente Toscana che insieme a Greenpeace chiede approfondimenti sul progetto.

"Ogni progetto, d'altra parte, che sia di eolico o altra fonte rinnovabile, va valutato con attenzione e singolarmente - sostengono le due associazioni - . Ciò che non possiamo certamente più permetterci è demonizzare una fonte energetica pulita che nel resto d'Europa sta attirando investimenti, creando posti di lavoro e contribuendo alla battaglia contro i cambiamenti climatici. Questo è invece quello a cui si sta assistendo in Italia, tra moratorie regionali e la perdurante assenza di un piano energetico nazionale che indichi una direzione chiara.

Nel frattempo, peraltro, il Governo Renzi non si fa troppi problemi a concedere autorizzazioni ai petrolieri per le trivellazioni a mare bocciando invece proprio gli impianti eolici off-shore, contraddicendo clamorosamente gli impegni appena sottoscritti, poche settimane fa a Parigi, con la COP 21. Il nostro Sì per fermare le trivelle nel nostro Paese, trova forza proprio nella convinzione che oggiAggiungi un appuntamento per oggi dobbiamo realizzare un modello energetico diverso, incardinato sull'efficienza energetica ma anche e soprattutto su uno sviluppo diffuso delle rinnovabili integrate nei diversi territori".

Opposizioni unite: "Si realizzi anche ad Arezzo un parco eolico"

Le forze politiche di opposizione rappresentate da Francesco Zagami (coordinatore territoriale Movimento 5 Stelle),Filippo Gallo (vice segretario comunale Partito Democratico) e Francesco Romizi (capogruppo consiliare Arezzo 2020, per cambiare a sinistra e in rappresentanza di Europa Verde Toscana) hanno promosso una conferenza stampa per presentare insieme un atto d’indirizzo consiliare che contrasti la sempre più gravosa crisi energetica.

Come già fatto a febbraio , con la presentazione del piano energetico comunale, abbiamo ben chiare le difficoltà economiche che famiglie ed imprese stanno affrontando a causa degli enormi rialzi dei costi energetici. Da questa considerazione, con spirito di proposta, si è posto come fattore prioritario trovare tutte le strategie possibili per contrastare definitivamente la crisi energetica e la dipendenza energetica nazionale dall' estero.

Già in passato abbiamo chiesto che venga sbloccato il regolamento comunale che di fatto blocca l’installazione di panelli fotovoltaici per gli immobili posti in centro storico, non rilevanti dal punto di vista storico e artistico e sollecitato per primi la nascita di comunità energetiche.

Vogliamo provare ad abbassare le bollette a famiglie e imprese e contrastare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, per fornire ad Arezzo un vantaggio competitivo industriale e migliorare la qualità della vita.

In questa cornice inseriamo l’atto d’indirizzo depositato in consiglio comunale: Siano individuate nel territorio aretino delle aree idonee per l’installazione di pale eoliche, si vincano resistenze culturali e burocratiche che non hanno più ragione di essere e si porti questo comune  al pari di altri territori coraggiosi che scommettono sul futuro sostenibile e non sul passato.

Nutriamo forti dubbi che questa amministrazione sia all’altezza di questa sfida, noi siamo pronti a raccoglierla.

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