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Nicastro incontrerà Vittime del Salva-Banche. Giorgianni: "Serve rimborso per tutti". Ipotesi nuovi titoli

Entro la primavera, così come annunciato dal presidente Roberto Nicastro, le quattro banche salvate dovrebbero traghettare verso altri proprietari. Le manifestazioni di interesse da parte di alcuni compratori (sia italiani che esteri) per...

Entro la primavera, così come annunciato dal presidente Roberto Nicastro, le quattro banche salvate dovrebbero traghettare verso altri proprietari. Le manifestazioni di interesse da parte di alcuni compratori (sia italiani che esteri) per l’acquisizione degli istituti di credito tra cui anche Banca Etruria, sarebbero già arrivate. Adesso c'è da valutarne il contenuto effettivo e le eventuali proposte. Un procedimento che troverà concretizzazione soltanto nei prossimi mesi e che porterà, a detta degli esperti, ad un ulteriore consolidamento degli istituti in questione.

E’ invece proprio di queste ore la notizia, riportata per primi dal quotidiano Repubblica, riguardante la possibilità di “un anticipo di indennizzo a chi ha perso tutto o quasi. Da attivare ben prima del varo dei decreti che metteranno in moto l'arbitro Cantone e il fondo di solidarietà da 100 milioni”.

Una soluzione auspicata da molti e che, sempre durante la conferenza stampa di fine anno della Nuova Banca Etruria, incontrerebbe il favore della dirigenza.

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E’ infatti stato lo stesso presidente Nicastro a sottolineare come “sono stati individuati 683 risparmiatori che, in seguito al salva-banche, hanno subito ingenti perdite pari a 17 milioni di euro. Questa fascia si trova in una situazione critica e sarà la prima a poter beneficiare del Fondo di Solidarietà istituito dal governo. Per gli altri dovrà essere valutato caso per caso. Pur non potendo la Nuova Banca Etruria essere oggetto di azioni da parte dei precedenti azionisti e obbligazionisti subordinati, l’istituto è costantemente impegnato sia a favorire l’operato delle istituzioni nell’attivazione dei più equi meccanismi di soddisfazione da parte del Fondo di Solidarietà, sia a dare risposte e collaborare con i richiedenti per la gestione delle pratiche di rimborso”.

Ma la soluzione anticipata dai quotidiani nazionali, a quanto pare, sarebbe inapplicabile secondo il Ministero dell’economia e della finanze. Le ragioni sarebbero tutte da rintracciarsi nella mancanza di criteri per i risarcimenti che saranno effettuati attraverso il Fondo Sociale istituito nei giorni passati dal governo. A quanto pare il dicastero "è già al lavoro sui decreti attuativi delle norme salva-risparmiatori varate dal governo per andare incontro alle esigenze dei risparmiatori e varare i decreti nel più breve tempo possibile". Ma malgrado questo, fino a che non ci sarà la definizione dei criteri sui quali saranno poi assegnati gli indennizzi attraverso l'arbitrato "non può essere ipotizzato alcun intervento".

Nel frattempo però è sempre la Nuova Banca Etruria a dirsi disponibile per un incontro faccia a faccia con i rappresentanti del comitato “Vittime del Salva-Banche”. Il prossimo 7 gennaio ad Arezzo (sede ancora da definire) la portavoce Letizia Giorgianni, insieme ad un tecnico e ad un’altra rappresentante del gruppo, sarà ricevuta dal presidente Nicastro e dell’ad Bertola. In questa sede potranno essere valutate soluzioni e proposte condivise per dare ristoro a tutti coloro che hanno perso del denaro con l’applicazione del salva-banche.

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“Ben venga il dialogo – ha affermato la portavoce del Comitato – siamo disponibili ad ascoltare e prendere in considerazione anche delle strategie che possano tutelare da subito le fasce più deboli. Altrettanto velocemente però servono misure che vadano nella direzione di accogliere le richieste di tutti gli altri. Come abbiamo sempre detto vogliamo giustizia e la vogliamo sul serio. Ancora una volta puntiamo il dito contro gli ex amministratori delle banche i quali ancora oggi non hanno risposto personalmente di quanto accaduto. Una soluzione per risarcire i risparmiatori che hanno perso il loro denaro potrebbe essere quella di pignorare i beni di questi signori”.

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Particolarmente chiare le richieste da proporre alla Nuova Banca Etruria durante il prossimo incontro.
“Dobbiamo definire gli ultimi dettagli – spiega ancora Letizia Giorgianni – ma abbiamo intenzione di chiedere una soluzione che vada in favore di tutte le fasce di obbligazionisti e azionisti. Il risarcimento potrebbe avvenire anche con la sottoscrizione di titoli, magari anche vincolati per qualche tempo, e poi ottenerne il valore nominale. Questa potrebbe essere una strategia che non solo tutela gli interessi dei privati ma contribuisce a riallacciare un rapporto di fiducia vero con gli istituti di credito”.
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L'intervento del Codacons: "bene indennizzo anticipato ma valga per tutti"

Il Codacons promuove l'idea di un indennizzo anticipato per i risparmiatori di Banca Etruria coinvolti nel salvataggio dell'istituto, ma i risarcimenti devono essere integrali e devono valere per tutti. Lo afferma l'associazione dei consumatori, commentando le indiscrezioni pubblicate da La Repubblica.

"Non accetteremo la politica del "due pesi e due misure" perché è evidente che tutti i risparmiatori hanno subito il medesimo danno, ossia l'azzeramento del valore dei titoli, e tutti devono essere risarciti allo stesso modo - spiega il Presidente Carlo Rienzi - In caso contrario ci troveremmo di fronte ad un pericoloso precedente, dove un illecito viene punito in modo diverso a seconda della vittima".

Il Codacons sta poi ultimando il ricorso collettivo al Tar del Lazio per ottenere l'annullamento dei decreti di Bankitalia che hanno disposto l'attuazione della legge sulle banche. "Tutti i risparmiatori danneggiati dal salvataggio di Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Carife possono aderire entro il prossimo 11 gennaio al ricorso collettivo per contrastare la legge sul bail-in, attraverso la pagina pubblicata sul sito www.codacons.it - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Lo scopo è quella di portare l'assurda legge dinanzi la Consulta e ottenerne l'annullamento per manifesta incostituzionalità".

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