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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

La carica dei 100 giovani agricoltori aretini di Coldiretti

“Largo ai giovani”. Un grande segnale è stato lanciato questa mattina da Coldiretti che sta portando avanti un lavoro incentrato sulla nuova generazione di agricoltori: un incontro in Coldiretti Arezzo con i giovani imprenditori insediati nel 2016...

“Largo ai giovani”. Un grande segnale è stato lanciato questa mattina da Coldiretti che sta portando avanti un lavoro incentrato sulla nuova generazione di agricoltori: un incontro in Coldiretti Arezzo con i giovani imprenditori insediati nel 2016, incontro molto partecipato, con oltre 100 ragazzi, che hanno potuto incontrare i vertici regionali e provinciali dell’organizzazione agricola. Ai lavori erano presenti anche i membri del Comitato giovani di Coldiretti Arezzo, guidati dal vice delegato Gabriele Contincini, che ha portato il suo saluto alla folta assemblea.

“Lo scopo di questa importante occasione di dialogo – spiega Mario Rossi, direttore di Coldiretti Arezzo, che ha aperto i lavori della mattinata - è stato innanzitutto quella di una verifica dello stato di avanzamento dei loro progetti dei giovani, ma anche un’analisi approfondita dei positivi traguardi raggiunti da Coldiretti a favore degli agricoltori in questo 2016. E questo incontro è solo un primo passo: questi ragazzi costituiscono davvero il nostro futuro, e hanno davanti sfide importanti, per cui noi contiamo, come Coldiretti Arezzo, di incontrarli spesso in occasioni di dialogo e di confronto per offrire il nostro contributo alla loro crescita professionale”.

I tantissimi giovani presenti hanno potuto anche porre domande e chiedere chiarimenti operativi., durante un vivo dibattito tecnico, guidato da Rodolfo Caporali di Coldiretti Arezzo, che segue le pratiche di insediamento e di assistenza alle imprese dei giovani agricoltori.

Giovani che hanno anche potuto assistere ai filmati Coldiretti, che in due riprese hanno presentato tutti i principali risultati, davvero decisivi, ottenuti da Coldiretti a sostegno e in favore del settore in questo 2016, come ha spiegato Antonio De Concilio, direttore regionale Coldiretti.

De Concilio ha illustrato punto per punto i positivi provvedimenti del governo Renzi, che si sono concretizzati, tre le altre cose, nell’annullamento di Irpef, Irap e Imu per gli agricoltori, ma anche nei provvedimenti per la certificazione dell’origine del latte e dei latticini, e con la ormai prossima certificazione di grano, pane e pasta.

Si trattato quindi di un incontro con i rappresentanti di una nuova generazione di imprenditori agricoli “che costituiscono - ha spiegato nelle conclusioni Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Toscana e Arezzo - uno dei principali vettori di crescita del settore agroalimentare italiano grazie ad una capillare e rapida acquisizione dei processi innovativi, perché il perno attorno al quale ruotano queste nuove imprese giovanili, è quello dell'innovazione”.

Marcelli ha voluto segnalare ai giovani presenti anche come “mai come in questo periodo - grazie alla capacità del Governo Renzi di cogliere in pieno, grazie alla progettualità Coldiretti, il ruolo centrale del sistema agricolo - l’agricoltura ha ottenuto simili aiuti positivi in termini di liberazione di potenzialità di investimento grazie agli sgravi fiscali già accennati, ma anche grazie ad un forte impegno dell’

Esecutivo a favore dei giovani in agricoltura”.

“Basti pensare non soltanto ai Piani di sviluppo rurale o di filiera – ha insistito Marcelli rivolto proprio alla platea di ragazzi - ma soprattutto allo sgravo contributivo dedicato alle imprese giovani appena insediate e previsto dalla prossima legge di bilancio, già presentata. Questo e dà pieno esonero contributivo alle nuove imprese agricole per i primi 3 anni, poi sconto del 66% per il quarto anno e del 50% per il quinto: davvero un riconoscimento importante a favore del settore primario e del suo futuro, futuro rappresentato dai giovani imprenditori che noi ci auguriamo, anzi siamo sicuri, rappresentino un fattore decisivo di crescita imprenditoriale e anche un contributo essenziale per l’organizzazione stessa di Coldiretti”.

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