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Ipotesi 'Uffizi 2'. Fabianelli: "Arezzo? Dovrebbe avere la priorità sulle altre città"

Se per Carducci Arezzo “basterebbe alla gloria d’Italia” per molti altri dopo di lui, la città è la sede naturale per quella che potrebbe essere definita "la succursale degli Uffizi". Già qualche tempo fa venne lanciata sul piatto l’idea di...

Se per Carducci Arezzo “basterebbe alla gloria d’Italia” per molti altri dopo di lui, la città è la sede naturale per quella che potrebbe essere definita "la succursale degli Uffizi".

Già qualche tempo fa venne lanciata sul piatto l’idea di creare in città un museo dal respiro internazionale cercando un accordo per mettere in mostra una parte delle opere giacenti nei magazzini degli Uffizi.

Un’idea per anni rimasta sopita sotto alle ceneri del dibattito politico e culturale ma che oggi, alla fine dell'estate, torna di nuovo ad accendersi. Dopo la proposta lanciata dal sindaco di Livorno Fillppo Nogarin riguardante il dislocamento in più sedi dei tesori nascosti nei grandi musei fiorenti, e dopo le recenti dichiarazioni del primo cittadino di Arezzo Alessandro Ghinelli, ecco che dal Casentino al Valdarno gli amministratori si dicono pronti a prendere carta e penna e spedire una richiesta ufficiale alla prestigiosa Galleria fiorentina.

Anzi, il sindaco di Poppi, Carlo Toni ha già inviato una lettera a Eike Schmidt, nuovo direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, sottolineando l’importanza del suo paese e del Casentino e sostenendo la propria candidatura.

Un fervore che non tocca solamente corde quali il campanilismo e l’orgoglio locale ma, che pone l’accento su concrete possibilità di carattere economico.

Annualmente coloro che si mettono in fila sotto alle finestre della Galleria degli Uffizi sono esattamente 1 milione e 936mila. Il museo fiorentino è, secondo la classifica stilata da “The Art Newspaper” e “Il Giornale dell'Arte”, il 26esimo più visitato al mondo. Firenze, città dall’indiscutibile fascino architettonico ed artistico, senza i preziosi tesori custoditi all’interno dell’edificio che bacia le sponde dell’Arno perderebbe, probabilmente, buona parte del proprio appeal.

Dunque, fatti due calcoli, creare una succursale ad Arezzo con opere e capolavori dei maestri del Rinascimento appare come un’occasione ghiottissima. fabianelli-andrea1“Non solo – spiega il presidente di Confindustria Toscana del Sud, Andrea Fabianelli – Arezzo ha dato i natali ad artisti quali Michelangelo, Vasari, Piero della Francesca. Non ci mancano i nomi per riempire di gloria la nostra città. In virtù di questo, penso che la nostra città, e il nostro territorio, abbiano un diritto prioritario rispetto ad altre località toscane. Teniamo ben presente che molte opere di valore inestimabile sono di maestri nati e cresciuti (anche sul piano artistico) ad Arezzo. Sarebbe un’occasione eccezionale. Una grande opportunità. Certo, non possiamo fare i conti senza l’oste e dunque, resta da comprendere se la direzione degli Uffizi intenda intraprendere un reale dialogo con il resto del territorio”.
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