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Imprese cooperative? Arezzo è la capitale regionale delle realtà in rosa, istruzione e sanità i settori più attivi

Sono in tutto 522 le imprese cooperative presenti ad Arezzo al 31 dicembre 2015. A confermarlo sono i dati riportati ed elaborati dalla Camera di Commercio nel rapporto annuale sull'economia. I settori in cui si concentra la presenza...





Sono in tutto 522 le imprese cooperative presenti ad Arezzo al 31 dicembre 2015. A confermarlo sono i dati riportati ed elaborati dalla Camera di Commercio nel rapporto annuale sull'economia.
I settori in cui si concentra la presenza delle cooperative sono: istruzione e sanità (18%), costruzioni ed immobiliare (15,9%), altri servizi market (13,8%) e agricoltura (11,4%).




Per quanto riguarda gli addetti, quasi il 30% dell'occupazione cooperativa opera nell'istruzione e sanità (29,9%) ed oltre un quarto nel credito e assicurazioni (25,6%); il terzo settore in termini occupazionali è quello degli altri servizi market (16,6%), seguito a larga distanza dall'industria in senso stretto (5,6%) e da alberghi, ristoranti e pubblici esercizi (4,4%). E' piuttosto marginale in questo caso il peso del comparto costruzioni ed immobiliare.




Arezzo è la prima provincia toscana per incidenza di cooperative femminili sul totale di quelle attive: a fine 2015 erano 78, il 23,4% del totale (contro il 20,8% della Toscana). Altrettanto non si può dire per le cooperative giovanili, che presentano una incidenza sul totale del 5,7%, cioè un punto percentuale al di sotto del dato medio regionale (6,9%), ma ben cinque punti percentuali rispetto alla prima provincia, Lucca (1 0,7%).

Infine la presenza di imprenditoria straniera, sia comunitaria (3,0%) sia extra-UE (0,9%), è al di sotto della media regionale (2,3% e 4% rispettivamente) e molto lontana dai livelli massimi di Firenze (3,2% comunitaria, 5,7% extra-UE).

Nel 2015 il sistema della cooperazione, pur in presenza di un aumento seppur minimo delle imprese iscritte al Registro delle Imprese (+0,6%), ha subito però una chiara flessione del numero delle imprese attive (-5,1%) a causa di una crescita marcata delle imprese inattive (+26,5%), di quelle con procedure concorsuali (+10,8%) e di quelle in scioglimento/liquidazione (+8,3%).




La contrazione delle imprese attive evidenziata ha origine a livello settoriale soprattutto nei trasporti e magazzinaggio (-25%) e nel comparto costruzioni ed immobiliare (-8,6%), ma risultati negativi si registrano anche per commercio (-4,3%), servizi sociali e altro non market (-3,3%), istruzione e sanità (-3,2%), e servizi market (-2,1%); stabili invece l’agricoltura e industria in senso stretto.

Nello stesso periodo le cooperative femminili hanno perso proporzionalmente meno di quelle maschili (-2,5% contro -5,9%); mentre le giovanili hanno accusato una flessione marcata de -1 3,6%, molto più pesante rispetto a quella delle cooperative non giovanili (-4,5%).
Per quanto riguarda infine la nazionalità, le cooperative attive di cittadini di origine italiana si sono ridotte del -5,3%, mentre le flessioni sono risultate più significative per quelle di cittadini comunitari (-16,7%). In crescita invece le cooperative di extra-comunitari.

Le persone con cariche sociali in cooperative attive alla fine del 2015 erano 1.552, il 9,3% del totale regionale. La variazione rispetto al 2014 si è attestata al -5,4%, un punto percentuale peggiore di quella media regionale (-4,4%).
In termini di genere non si registrano differenze sostanziali fra la componente maschile e quella femminile (-5,3% e -5,4% rispettivamente), mentre è molto più differenziata l'evoluzione per quanto riguarda le classi di età dei titolari di carica. Le classi più giovani subiscono delle flessioni molto più pronunciate che diminuiscono al crescere dell'età, passando addirittura al segno positivo nella classe più anziana: -29,1% per i soggetti fino a 29 anni, -4,7% da 30 a 49 anni, -6,6% da 50 a 69 anni e +6,7% per gli over 70.

Sulla base dei dati forniti da INPS, gli occupati in unità locali di imprese cooperative presenti sul territorio della provincia di Arezzo, alla fine del 2015, risultano 7.367 (il 7,7% del totale regionale), di cui 2.392 maschi e 4.975 femmine; il peso della componente femminile (67,5%) è di oltre dieci punti percentuali superiore rispetto alla media regionale (56,7%).




I dati INPS consentono un’analisi di medio periodo che abbraccia un decennio (2005-2015) al termine del quale gli occupati sono aumentati complessivamente di 1.139 unità, corrispondenti ad un incremento di 18,3 p.p. che è inferiore di circa 6 punti percentuali rispetto alla regione (Toscana +24,4%). Nel corso dei dieci anni gli occupati maschi sono cresciti con un passo molto più spedito rispetto alle femmine: +25,6% i primi e 1 5,1 % le seconde.

Per quanto concerne le classi di età, alla fine del 2015, il 14,1% degli addetti alle unità locali di cooperative del territorio provinciale risultava avere meno di 30 anni, il 24,3% un età compresa fra 31 e 40, il 34,8% fra 41 e 50, ed il rimanente 26,8% meno di 50 anni. Nel decennio considerato si è verificato un forte invecchiamento della classe lavoratrice occupata nella cooperazione: l'occupazione delle due classi di età più giovani, quella fino a 30 anni e quella da 30 a 49 anni, è infatti diminuita rispettivamente del 23,6% e del 21,7%. Al contrario è aumentato a passo spedito il numero degli occupati nelle classi 41-50 anni (+44,9%) e oltre 50 anni (+1 43,4%).















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