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Il vice presidente della Strada del vino: "Gelo disastroso, ho perso il 60% dell'uva". Fuochi in vigna per scaldare le viti

“Un disastro, in alcune vigne rischiamo di perdere il 90% del raccolto. Mediamente raccoglieremo il 60% in meno”. Raggiunto al telefono, Aldo Liquori, imprenditore agricolo di Bucine, è sconsolato. Le gelate delle scorse notti (foto sotto) stanno...

“Un disastro, in alcune vigne rischiamo di perdere il 90% del raccolto. Mediamente raccoglieremo il 60% in meno”. Raggiunto al telefono, Aldo Liquori, imprenditore agricolo di Bucine, è sconsolato. Le gelate delle scorse notti (foto sotto) stanno mettendo in ginocchio la sua azienda, Fattoria Casabianca, in particolare per quel che riguarda la produzione centrale, l'uva per il vino.

Aldo è anche vice presidente della Strada del Vino Terre d'Arezzo e in questi giorni convulsi - in attesa del ritorno da Boston del presidente Saverio Luzzi, proprietario dell'azienda Villa La Ripa di Arezzo - è in contatto con numerosi viticoltori aretini e sta cercando di tratteggiare il quadro in provincia. Che, ad una prima analisi, pare assai desolante. La vendemmia 2017 sarà magra per molti. Difficile non accusare i fendenti del meteo.

A Civitella in Valdichiana l'azienda Tunia di Chiara Innocenti è addirittura ricorsa all'accensione di fuochi in vigna, durante la notte, per cercare di riscaldare le viti e strapparle alla morsa del gelo (foto a destra).

L'azienda agricola Fabbriche Palma di Caterina Palma (Lucignano) ha postato su facebook alcune immagini delle viti "bruciate" dalla gelata, commentando: "Disastro" (foto a sinistra).

Tornando in Valdarno, danni si registrano anche nell'azienda Vitereta, come testimoniato da Martina Bidini: "E' tutto secco, la speranza è che qualcosa d'ora in avanti riparta. Al momento è difficile fare stime ".

Aldo Liquori, può descriverci la situazione in provincia?

E' tutto complicato. Nel Valdarno Superiore, una zona particolarmente vocata per il vino, i danni sono stati enormi. Ho sentito Luca Sanjust della tenuta Petrolo e presidente del Consorzio della Doc Valdarno di Sopra, mi ha detto che si sono salvate le vigne più alte. In basso i danni sono stati davvero tanti.

Altrove?

In Valdichiana mi risultano danni gravissimi. Non solo per quanto riguarda l'uva per la produzione del vino, ma per la frutta in genere. Ci sono agricoltori in ginocchio. Forse si sono salvate alcune zone più riparate. Attorno alla città di Arezzo, credo, i danni siano limitati. In Valdarno siamo di fronte a un disastro. Il collega di Mannucci Droandi mi ha spiegato che con loro il gelo è stato impietoso.

E nella sua azienda?

In alcune vigne è a rischio il 90% della produzione. Forse ripartirà qualcosa da sotto la gemma, ma chi può dirlo? Realisticamente produrremo il 50-60% in meno. La vendemmia 2017 sarà da ricordare per la sua drammaticità.

Ci sono casi di produttori ancor più colpiti?

Chi fa vino sfuso è particolarmente colpito, siamo al di sotto dei costi di produzione.

E chi imbottiglia?

Chi fa qualità e imbottiglia dovrà vedersela con scelte non facili, magari rinunciando alle bottiglie di maggior pregio. Credo che per quanto riguarda Fattoria Casabianca, il pochissimo vino che potremo produrre lo imbottiglieremo con un'etichetta diversa, a testimonianza futura di un dramma che stanno vivendo tanti viticoltori come noi.

@MattiaCialini

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