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Economia

Il mercato immobiliare aretino esce dalla crisi. Più 18,4% di compravendite con qualche ombra

Bene le case, così come i negozi, in calo invece le vendite di immobili per la produzione aziendale ed i servizi del settore terziario. Questa in estrema sintesi la fotografia del mercato immobiliare aretino che esce dal dossier sullo stato...

Bene le case, così come i negozi, in calo invece le vendite di immobili per la produzione aziendale ed i servizi del settore terziario. Questa in estrema sintesi la fotografia del mercato immobiliare aretino che esce dal dossier sullo stato dell'economia presentato dalla Camera di Commercio di Arezzo che ci consegna nel complesso un buon dato positivo.

Dopo una prolungata fase di crisi, si era avuto una stabilizzazione nel corso degli anni 2013 e 2014. I primi segnali di risveglio si erano avuti nel 2015 e i dati del 2016 confermano e ampliano questa tendenza positiva. Le compravendite di immobili salgono infatti del 1 8,4% rispetto al 2015. Sono in particolare gli acquisti di immobili residenziali a mostrare i segnali più robusti di ripresa (+20,8%), ma anche i non residenziali sono comunque ampiamente in positivo (+1 5,9%).

Immobili residenziali:

gli incrementi più marcati si riscontrano negli immobili di dimensione media (+32,5%), nei piccoli (+20,4%), nei grandi (+1 5,1 %) e nei medio-piccoli (+11,1 %). In positivo, ma con crescita più moderata, i monolocali (+5,7%). Passando ai valori assoluti, la categoria più gettonata dal mercato è quella degli immobili di media dimensione (975), seguita da quelli più grandi (481) e da quelli medio-piccoli (442).

Immobili non residenziali:

Queste tipologie hanno una ripresa meno marcata ed in alcuni casi necessità di una lettura di dati specifica che mostra anche segnali non del tutto confortanti. Il segno positivo matura infatti prevalentemente fra le pertinenze (+1 8,5%), che sono poi la categoria che presenta il maggior numero di vendite in assoluto (2.043) ma anche quella non direttamente riconducibile ad attività economiche.

Riguardo alle altre categorie più direttamente afferenti al tessuto economico provinciale, il numero delle transazioni rimane piuttosto basso: solo 35 le compravendite di immobili di tipo produttivo in flessione del 16,7% rispetto al 2015, così come gli immobili del terziario che presentano una diminuzione del 3,2% e 60 transazioni. L'unica categoria in cui le vendite crescono è quella degli immobili di tipo commerciale: le vendite sono infatti in aumento del 6,5% e si attestano a 230 immobili.

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