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Il bitcoin manterrà la promessa nel 2018?

Poche settimane dopo il lancio dei future dei Bitcoin, al termine di un anno durante il quale il valore della criptovaluta è aumentato dell’1.400 % e persino il suo 'fratello minore', il Bitcoin cash, ha ottenuto risultati positivi, gli analisti...

Poche settimane dopo il lancio dei future dei Bitcoin, al termine di un anno durante il quale il valore della criptovaluta è aumentato dell’1.400 % e persino il suo 'fratello minore', il Bitcoin cash, ha ottenuto risultati positivi, gli analisti cercano di prevederne l'andamento nel 2018.

​Le opinioni in merito all'evoluzione della moneta virtuale sono discordanti. Tra chi la vede come una 'bolla' destinata a scoppiare presto e chi invece la considera l'oro del futuro, i trader devono decidere se investire o meno in questa criptovaluta dalla grande (almeno per il momento) volatilità.

Una cosa è certa: nel gennaio 2017 un Bitcoin valeva circa 1.000 $, mentre a fine anno, dopo aver sfiorato i 19.000 $, si è stabilizzato intorno ai 14.000 $.

Un momento di svolta nella storia della criptomoneta creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto si ha nell'agosto del 2017, quando da un fork del Bitcoin nasce la criptovaluta Bitcoin cash (BCH). Contrariamente al passato, quando dalla 'biforcazione' del percorso di Bitcoin una sola linea veniva tenuta in funzione e l'altra era soppressa, per la prima volta entrambe vengono mantenute attive.

A partire dal mese di agosto, dunque, le due monete hanno seguito una strada differente. Il Bitcoin ha visto il proprio valore crescere in modo esponenziale in pochi mesi, diventando oggetto dell'attenzione di grandi gruppi finanziari e finendo addirittura per essere all'origine di future dedicati. Il Bitcoin cash, dal canto suo, ha acquistato credibilità e viene ora scambiato con le principali valute reali (dal dollaro americano, all'euro, dallo yen giapponese allo yuan cinese). Raggiungendo quota 2.700 $ ha cominciato ad essere considerato a buon diritto una criptomoneta alternativa su cui investire, al pari del Bitcoin, di Ripple, Ethereum, Litecoin e tutte le altre.

Il grande quesito del 2018 riguarda tuttavia ancora il Bitcoin. In base all'andamento della prima criptomoneta al mondo per valore e data di creazione, e al funzionamento dei prodotti da essa derivati, si potrà infatti avere indirettamente un quadro più chiaro sulla profittabilità delle altre valute virtuali.

Gli occhi sono tutti puntati sui future del Bitcoin. I primi prodotti di questo tipo sono stati lanciati a inizio dicembre sul Chicago Board Options Exchange (Cboe), seguito pochi giorni dopo dal mercato concorrente, il Chicago Mercantile Exchange. Acquistando i future, i trader comprano un prodotto derivato del Bitcoin, sottoscrivendo un contratto che li impegna ad acquistare la moneta ad un certo valore e a rivenderlo alla scadenza del contratto stesso ad un altro valore, determinato al momento della sottoscrizione. Data la grande volatilità della valuta sottostante, l'andamento dell'investimento può essere considerevole, anche se è ancora presto per il momento per fare previsioni senza timore di smentita.

Senza dubbio hanno un peso a favore della moneta virtuale le dichiarazioni degli esperti, in primis l'Amministratore Delegato di J.P. Morgan Jaime Dimon, che si è ricreduto passando dai detrattori ai sostenitori del Bitcoin, allineandosi alla posizione di Goldman Sachs, ma anche di colossi dell'e-commerce come Amazon, che sembra pronta ad accettare pagamenti in Bitcoin, ed Expedia, che già consente ai suoi clienti di acquistare viaggi con la criptomoneta.

Foto Fonte: Flickr

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