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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il 32,8% delle startup non supera il terzo anno di vita: i dati aretini. Aziende agricole le più longeve

Avevano aperto i battenti nel 2012. Decine di imprenditori avevano scelto di lanciarsi in una nuova attività cercando di costruire una propria impresa. Tre anni più tardi, il 32,8% di queste realtà ha abbassato la saracinesca. Il...





Avevano aperto i battenti nel 2012. Decine di imprenditori avevano scelto di lanciarsi in una nuova attività cercando di costruire una propria impresa.
Tre anni più tardi, il 32,8% di queste realtà ha abbassato la saracinesca.
Il panorama è quello riguardante la capacità di sopravvivenza delle nuove imprese nel territorio aretino. Una fotografia scattata dalla Camera di Commercio che, sulla base degli ultimi dati in loro possesso, ha analizzato gli ultimi tre anni dell'economia locale con particolare riferimento alle startup.

"In un contesto congiunturale delicato come quello attuale - fanno sapere dall'Ente - in cui è sempre più essenziale non solo cercare di preservare la struttura imprenditoriale esistente ma anche favorire lo sviluppo di nuove imprese, è molto importante avere delle indicazioni su quali siano le probabilità che ha una nuova impresa di sopravvivere nei primi anni di vita e confrontare la situazione del territorio aretino con i benchmark regionale e nazionale".

I tassi di sopravvivenza delle imprese nate nel 2012 e forniti da Infocamere sulla base dei movimenti di iscrizione-cessazione al Registro delle Imprese parlano chiaro: in provincia di Arezzo 8 realtà produttive su dieci sopravvivono al primo anno di vita, sette su dieci superano il secondo anno e al terzo arriva il 67,2% degli iscritti iniziati. Mediamente, comunque le imprese aretine sembrano resistere meglio di quelle toscane ed anche di quelle nazionali, che presentano tassi di sopravvivenza regolarmente più bassi.

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La mortalità delle neo imprese nell'arco di tre anni colpisce maggiormente le “altre forme” e le “imprese individuali”.

Guardando nel dettaglio, tra le imprese classificate quelle del settore agricoltura hanno il tasso di sopravvivenza a tre anni più alto (l’89% delle iscritte nel 2012 è ancora attivo nel 2015); seguono le imprese del manifatturiero (77,8%), altri settori (76,7%) e del turismo (74,6%).

Le imprese più a rischio invece sono quelle del settore costruzioni che presentano un tasso di sopravvivenza a tre anni del 65,7%, quelle dei trasporti (67,7%), quelle del credito-assicurazioni e quelle del commercio (70,7%).

tab_imprese_mortalità1"I livelli di mortalità evidenziati - proseguono dall'ente camerale - mettono in evidenza quanto sia necessario favorire la nascita delle nuove imprese ma anche cercare di attuare forme di sostegno delle neo aziende per far fronte alla difficoltà supplementari che le nuove imprese si trovano a dover affrontare per esempio anche semplicemente per l'accesso al credito e per la dotazione patrimoniale".






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