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Gli Amici di Banca Etruria: "Pronti a rilevare il 10% con la Spa. Preoccupano le obbligazioni subordinate"

Il Consiglio direttivo dell’Associazione “Amici di Banca Etruria” ha preso in esame le notizie di stampa riguardanti l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi per il salvataggio della nostra Banca. "Come da noi già...

Il Consiglio direttivo dell’Associazione “Amici di Banca Etruria” ha preso in esame le notizie di stampa riguardanti l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi per il salvataggio della nostra Banca.

"Come da noi già pubblicamente richiesto ed auspicato, valutiamo positivamente detto intervento volto finalmente a far uscire Banca Etruria da una grave situazione di incertezza - spiega il presidente Vincenzo Lacroce -. Ci auguriamo che prima della presentazione del nuovo progetto di salvataggio di Banca Etruria, possiamo essere convocati dai Commissari straordinari Sora e Pironti, nominati da Banca D’Italia, per esporre il nostro punto di vista su alcuni degli argomenti che dovrebbero interessare la prossima Assemblea dei Soci: trasformazione in Spa di Banca Etruria, modifiche statutarie, aumento di capitale riservato al Fondo Interbancario, valore delle azioni dei vecchi soci, eventuali warrants, valore delle nuove azioni, ecc.

In particolare, sarà interessante capire se l’aumento di capitale sarà destinato soltanto al Fitdo ci sarà anche la possibilità di investire in nuove azioni sia da parte dei vecchi soci che di nuovi investitori, pur rimanendo il controllo nelle mani del Fondo.

Nell’ipotesi in cui il valore delle azioni dei vecchi soci venisse azzerato (cosa che ci auguriamo non avvenga) come Associazione chiediamo quantomeno l’assegnazione agli stessi di warrants, diritti che i soci potrebbero far valere in futuro quando la Banca sarà risanata e le azioni rivalutate.

Inoltre, speriamo che nello stabilire il valore delle vecchie e delle nuove azioni si tenga conto del fatto che la copertura delle partite deteriorate di Banca Etruria, pari (al 31.12.2014) al 55%, risulta superiore a quella di molte altre banche. Sui giornali abbiamo letto che in base alla nuova Direttiva Europea sul salvataggio delle Banche “bail in” le obbligazioni subordinate della nostra Banca, che ammonterebbero a circa 150 milioni di euro, potrebbero essere convertite in capitale in base al valore delle nuove azioni.

Esprimiamo preoccupazione e perplessità sul trattamento che sarebbe inflitto agli obbligazionisti subordinati, soprattutto a quanti tra i risparmiatori e investitori privati del territorio hanno fiduciariamente sottoscritto tali strumenti di capitale a debito, ma al tempo stesso auspichiamo che la conversione necessitata in azioni si traduca nell’opportunità di costituire un primo nucleo di nuovi azionisti della “Nuova Banca Etruria Spa”, grazie ai quali e sui quali costruire il rilancio della nostra Banca.

Allo stesso modo apprezziamo e ci attendiamo l’intervento del Fitd, la cui entità e intensità è in corso di definizione, in quanto cruciale e decisivo per assicurare la continuità della Banca, del suo fare banca sul territorio, dei dipendenti che vi lavorano, al termine del quale riconsegnare la Banca risanata ad una gestione e proprietà attente agli interessi del territorio di espressione.

Tuttavia, riteniamo anche che almeno nella fase di prima transizione dopo la trasformazione in Spa e l’ingresso del Fitd nel controllo della Banca, vengano previste a livello statutario due diverse categorie di azioni: una di azioni destinate ai soci privati e non istituzionali, per le quali introdurre un limite al possesso azionario (ad es. del 3 - 5%) per favorire una qualche componente di azionariato diffuso, ed una seconda riservata agli investitori istituzionali, e in questa fase principalmente al FITD, senza limiti al possesso, per consentire ora il controllo da parte del “Fondo” e domani possibili operazioni di sistema.

Il Consiglio dell’Associazione ha deciso inoltre che subito dopo la trasformazione in Spa di Banca Etruria varierà la propria denominazione sociale in “Associazione Azionisti Banca Etruria” al fine di costituire, insieme ad altri soggetti, un gruppo coeso di azionisti (vecchi e nuovi soci) interessati al futuro della nostra Banca e detentori assieme di una quota significativa (ad es. il 10%) del capitale, per rappresentare collettivamente gli interessi degli azionisti privati e del territorio, fino a costituirsi in un vero accordo di consultazione e/o patto di sindacato".

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