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Allarme gelo, Coldiretti: "A rischio pesche, pere, susine e albicocche". Freddo fino a giovedì

L’associazione in campo con il servizio di allerta gelate ma l’attenzione è alta, fino a giovedì almeno, saranno giornate con massima allerta per le temperature il picchiata verso lo zero ed oltre ed il ritorno della neve

Dove gli alberi da frutto erano rimasti traumatizzati con l’alluvione del 27 luglio 2019 ed i frutti sconvolti dalla grandine, adesso, con la nuova primavera sempre lì, sale l’allarme freddo e gelo nelle campagne aretine, dopo un inverno mite che aveva favorito le fioriture soprattutto dei frutteti. L’improvviso abbassamento delle temperature che sono scese sotto lo zero ha provocato gelate estese nei campi coltivati, in seguito ad un inverno classificato come il secondo più caldo dal 1800 a livello climatologico facendo registrare una temperatura addirittura superiore di 2,03 gradi rispetto alla media di riferimento.
La nottata ha portato con sé non solo l’arrivo della neve in alcune zone della provincia  ma anche le gelate tardive legate all’arrivo di un'area depressionaria dall'Europa nord-orientale con rilevante calo termico e venti forti. 

“Il caldo fuori stagione – spiega Marco Roselli Tecnico di Coldiretti Arezzo - ha stravolto completamente i normali cicli colturali e accelerato il risveglio vegetativo delle produzioni con fioriture anticipate nei frutteti, su tutti pesche, pere, susine e albicocche, che ora rischiano di essere compromesse dal brusco abbassamento delle temperature con il taglio dei raccolti estivi”.

Coldiretti Arezzo ha messo in campo un accordo con l’Università di Firenze, con il CNR e con il Consorzio Lamma, un servizio di allerta gelate che in caso di cambiamenti bruschi del clima attiva il cosiddetto ‘sistema antibrina’ e un sms arriva direttamente sul cellulare dell’agricoltore.

“Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare i cambiamenti climatici sempre più repentini – prosegue Roselli - gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. E’ un momento estremamente sensibile per le colture, anche questa notte le temperature sono andate a -2, con le previsioni del Lamma  che ci arrivano in diversi momenti della giornata, riusciamo a trasmettere una previsione della gelata per la notte successiva alle nostre  aziende con un messaggio tramite WhatsApp, che trasmettiamo ogni tre ore circa,  fino alle ore notturne, questo perché le condizioni meteo possono cambiare repentinamente. I frutticoltori che vengono raggiunti da questo messaggio, sono aiutati da noi nel processo decisionale se accendere o meno l’irrigazione antibrina che protegge intorno a -4.
Nei prossimi giorni sono previste di nuovo le temperature in picchiata verso ed oltre lo zero – si avvia a concludere Roselli - fino a giovedì almeno, saranno giornate con massima allerta, in cui Coldiretti Arezzo è impegnata in prima linea a fianco delle sue aziende.  Non ci dimentichiamo che l’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi”. 

“E’ alta l’attenzione anche nel vitivinicolo – commenta il Direttore di Coldiretti Arezzo Raffaello Betti - con i vigneti in avanti e con il perdurare delle temperature basse si temono complicazioni anche in questo settore”. 

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