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Franco Scortecci chiude il negozio: ultimo giorno da commerciante per l'ex vertice Ascom e presidente dell'Istituzione Giostra

Il prossimo 31 agosto sarà ufficialmente l’ultimo giorno da commerciante per Franco Scortecci. Imprenditore del terziario aretino da quattro generazioni, Scortecci ha speso grande impegno per la categoria, oltre che per l’azienda di famiglia...

Il prossimo 31 agosto sarà ufficialmente l’ultimo giorno da commerciante per Franco Scortecci. Imprenditore del terziario aretino da quattro generazioni, Scortecci ha speso grande impegno per la categoria, oltre che per l’azienda di famiglia, ricoprendo ruoli importanti all’interno della Confcommercio. Una carriera sindacale iniziata presto, nelle fila dei Giovani Imprenditori del Terziario, proseguita poi come presidente provinciale della Confcommercio aretina per ben due mandati, dal 1998 al 2006, e culminata con l’elezione a presidente regionale di Confcommercio Toscana dal 2004 al 2009 e la nomina a membro della giunta nazionale di Confcommercio. A questi incarichi se ne sono aggiunti anche altri, sempre prestigiosi (ad esempio, la presidenza nazionale di Tradecom, quella di Performa Confcommercio Toscana e dell’Ente Bilaterale del Commercio e dei Servizi, poi la vicepresidenza della Camera di Commercio aretina, del Centro Promozioni e Servizi e della Federazione Italiana Tabaccai di Arezzo), a testimonianza della sua grande credibilità e affidabilità. Qualità che gli sono riconosciute anche al di fuori dell’associazione di categoria, come testimonia il suo ruolo di presidente dell’Istituzione Giostra.

Ora Scortecci, nato nel 1956 ad Arezzo, ha deciso di chiudere definitivamente la sua ultima attività commerciale, aperta in Corso Italia qualche anno fa dopo la vendita della storica tabaccheria di piazza San Jacopo.

“La chiusura è frutto di una scelta di vita ben ponderata e non posso che augurare il meglio a Franco per i suoi progetti futuri”, dice la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, “sono certa che non ci perderemo di vista perché un uomo come lui, pieno di passioni e interessi, non si ritirerà certo a vita privata, anzi continuerà ad impegnarsi per il bene della città, negli ambiti che gli parranno più opportuni. Di certo, la sua mancanza nel tessuto imprenditoriale aretino si farà sentire, per l’apporto originale di idee che ha sempre offerto per la crescita dell’economia e della qualità delle imprese”.

“Mi è davvero difficile pensare a lui come ad un pensionato”, aggiunge sorridendo il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, sempre al suo fianco negli anni dell’impegno sindacale, “si può dire che siamo cresciuti insieme all’interno della Confcommercio: quando sono arrivato ad Arezzo per dirigere la struttura, nel 1993, Franco era vicepresidente dei Giovani Imprenditori e da subito fra noi si è stretto un sodalizio importante, sia umano che professionale, che ci ha consentito di far crescere in qualità e quantità l’associazione, portandola ai vertici nazionali per i risultati in termini di fatturato e numero di associati. Se possiamo parlare di un “primato aretino” regionale e nazionale nell’ambito delle organizzazioni di categoria, lo dobbiamo anche a Franco Scortecci”.

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