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Economia Pratacci / Via Lazzaro Spallanzani

E' il giorno dell'assemblea di Arezzo Fiere: Faralli traghettatore? Partita aperta e ombra rinvio

Grande incertezza alla vigilia dell'appuntamento, tutti gli scenari

E' il giorno della verità per Arezzo Fiere e Congressi. Si riunisce l'assemblea dei soci che deve decidere l'immediato futuro della società e magari tracciare quello con un orizzonte un po' più lungo. Ma le nebbie, alla vigilia, non si sono ancora diradate, tanto che nessuno dei partecipanti, prima di sedersi al tavolo, ha voglia di sbilanciarsi sull'esito del confronto, che potrebbe essere complicato e dibattuto. Oppure - ed è un timore fondato tra gli attori in causa - brevissimo, con un rinvio a nuova data. Uno scenario, quest'ultimo, particolarmente indesiderato, che porterebbe a un ulteriore e deleterio stallo: è vero, la risposta a Ieg in merito alla proposta sulla cessione delle fiere orafe non deve essere immediata (è stata aggirata la scadenza di domani 31 gennaio), ma va immediatamente trovata la figura (o le figure) che si facciano carico del fardello di responsabilità legato ad Arezzo Fiere: bilancio, analisi dell'indebitamento, strategie future.

Chi si siede al tavolo

Presenti i soci di maggioranza: i rappresentanti di Regione Toscana, che detiene il 39,89% del pacchetto di quote, Camera di Commercio di Arezzo e Siena (19,69%), amministrazione Provinciale (12,01%), Comune di Arezzo (11,02%). Ci sono poi gli altri soci, con quote minori, tra gli istituti bancari (figura, tra gli altri, Ubi Banca) e centinaia di imprenditori orafi che si dividono quote comprese tra lo 0,16% e meno dello 0,001%.

Traghettatore, nuovo Cda o X

L'idea prevalente, in questi giorni tumultuosi, è stata quella dell'amministratore unico, traghettatore per tre mesi. La proposta, caldeggiata dalla Regione Toscana, è stata accolta dagli altri soci, ma occorre capire se sia effettivamente una via percorribile. Se ci siano le condizioni tecniche e se si trovi convergenza sul nome. Ma occorre anche ponderare se la figura in questione - un contabile - accetti poi l'onere, ben più sostanzioso dell'onore, di affrontare la matassa Arezzo Fiere. Dai sondaggi fatti la figura di Gino Faralli è risultata quella più plausibile. C'è poi Luca Benvenuti, figura tecnica di spessore (è consigliere dell'Unoaerre), che potrebbe entrare in gioco come membro del futuro Cda. Già, il nuovo consiglio di amministrazione: potrebbe spuntare addirittura anche quello nella giornata di oggi. Difficile, quasi impossibile: è la strada più accidentata. Oltre che la sfiducia a Boldi, che non pare in discussione, i soci dovrebbero trovare la quadra su tutte le nuove figure del board (da 5 a 7). Tra gli altri nomi spuntati nei giorni scorsi ci sono Ferrer Vannetti di Confartigianato e Giordana Giordini, rappresentante degli Industriali orafi.

A questo punto non resta che attendere l'esito dell'assemblea. A meno di un clamoroso rinvio, ovviamente.

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